Da Magione un premio a Luca Ceppitelli dopo la promozione in serie A col Cagliari

19.06.2016 09:06 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Da Magione un premio a Luca Ceppitelli dopo la promozione in serie A col Cagliari

Magionese doc, anche se la sua carta d’identità non lo documenta, il calciatore del Cagliari, Luca Ceppitelli, ha ricevuto in consiglio comunale la targa “Le stelle dello sport magionese”. A consegnare il riconoscimento per meriti sportivi il sindaco Giacomo Chiodini e il vicesindaco con delega allo sport, Massimo Lagetti, alla presenza di parenti, amici e dei giovanissimi del Magione Calcio squadra in cui il difensore del Cagliari ha giocato da bambino. Un momento a cui tutti i presenti hanno partecipato chiedendo autografi, scattando foto e facendo domande sulla sua presenza nella squadra che, vincitrice del campionato di seria B anno 2015-2016, è stata promossa in serie A per la stagione 2016-2017. «Un traguardo – ha spiegato Ceppitelli ringraziando per il riconoscimento – sognato fin da bambino e inseguito con sacrificio e volontà». Tanti i ricordi che hanno accompagnato la cerimonia: la consegna del primo tesserino; il racconto del suo desiderio, fin da piccolo, di poter vedere lo stadio di San Siro esaudito con il suo ingresso nel campo di gioco; l’affetto dei tifosi che hanno seguito il suo percorso calcistico fin dalla più giovane età. «Dare un riconoscimento a chi si è distinto, nel nostro comune, per meriti sportivi – ha spiegato Lagetti – è un desiderio che avevo da molto tempo. Nasce da questa volontà l’iniziativa che vede la consegna della targa “Le stelle dello sport magionese». «Lo sportivo a cui consegnare la prima targa  - ha aggiunto - non poteva essere che Luca Ceppitelli. Un atleta completo che ai successi sportivi, ampiamente dimostrati, unisce una qualità umana riconosciuta da tutti quelli che hanno avuto occasione di conoscerlo, o lavorare con lui». Ai ragazzini presenti, Luca ha consigliato di credere con tutta la loro volontà in quello che vorranno fare «Sia il calcio o qualunque altra cosa». Magari quella volontà che, come ha ricordato uno dei presenti, faceva dire al campione del Cagliari sin da bambino “Io sarò calciatore”.