"Il punto sulla trattativa per l'acquisto del Perugia Calcio da parte del gruppo di Claudio Sciurpa"
L'opinione di Stefano De Francesco. "Negli ultimi giorni a Perugia, va di moda una curiosa espressione che abbiamo letto ed ascoltato fin troppo spesso: “offerta d’acquisto vincolante”. Questa presunta assenza di un’offerta d’acquisto vincolante, i sostenitori occulti di Santopadre ce l’hanno propinata in continuazione, per tentare di sminuire e svilire il lavoro impegnativo e faticoso, fatto da Claudio Sciurpa, da Mauro Ricci e dai fratelli Claudio ed Emanuele Antonini e giustificare per converso la mancata risposta da parte di Massimiliano Santopadre.
Allora prima di tutto, cerchiamo di spiegare che cos’è questa benedetta offerta vincolante e perché non può essere fatta in questa fase.
“Dicesi proposta d'acquisto vincolante, la proposta che vincola il proponente fino alla data prestabilita e scritta, entro la quale il venditore deve rispondere. In caso di assenza di questa informazione o clausola invece la proposta può essere ritirata in un qualunque momento prima dell'eventuale accettazione”.
Chiarito cos’è un offerta d’acquisto, cerchiamo anche di capire quando tale offerta può essere fatta.
Solitamente la si fa quando conoscendo il valore del bene che si vuole acquistare, si fissa un prezzo e lo si propone al venditore.
Invece nel momento in cui non si abbia un valore certo ed è esattamente il caso della valutazione del Perugia Calcio, si avviano le procedure per accertarne il reale costo, prima di impegnarsi in un acquisto, fissandone il prezzo.
Nel caso della cessione della società di Santopadre, non essendo noto agli acquirenti il reale stato economico del Perugia e soprattutto la sua reale situazione debitoria, chi compra si vuole cautelare con l’ effettuazione di una due diligence che ne attesti il reale valore al netto di debiti e crediti.
Ecco chiarita la ragione per la quale il gruppo Sciurpa non poteva fare un’offerta d’acquisto vincolante.
Non poteva farla semplicemente perché un’offerta vincolante può essere fatta solo dopo un’attenta valutazione che solo una accurata due diligence può garantire. Inoltre nel caso del Perugia, una due diligence degna di tale nome, ha un costo che si avvicina ai 100mila euro e ecco la ragione della richiesta di avere 10 giorni di esclusiva per poterla effettuare. L’esclusiva richiesta serviva semplicemente a dare una garanzia all’investimento che Claudio Sciurpa e i suoi soci avrebbero dovuto affrontare, dando il via ad una accurata due diligence.
Tutto ciò premesso e chiarito il motivo dell’assenza di un’offerta di acquisto vincolante, andiamo a rileggere con attenzione qual’è la proposta, che il gruppo guidato da Claudio Sciurpa ha fatto a Massimiliano Santopadre:
1) 6.500.000,00 di euro, comprensiva dei debiti societari, ovviamente dopo avere concluso la due diligence, che si sarebbe dovuta svolgere entro 10 giorni lavorativi dal ricevimento dei documenti richiesti.
2) Tre anni di fornitura dei Kit a parità di condizioni e di qualità del prodotto, sia per le società facenti parte dell’Academy che per il Perugia Calcio.
3) ogni eventuale risarcimento nel contenzioso con il gruppo Infront, sarebbe spettato a Santopadre.
4) inoltre nel tentativo di riuscire a convincere il riluttante amministratore unico, sarebbero stati aggiunti sul prezzo offerto altri 3 bonus:
• Un milione in caso di promozione in serie B
• Un milione in caso dì promozione in serie A
• Un milione qualora il Perugia Calcio venisse coinvolto nel progetto del futuro stadio. Il milione sarebbe stato versato non appena approvata la delibera autorizzativa.
Una proposta con un valore totale che va ben oltre i 10 milioni di euro per una squadra che attualmente è destinata ad essere una comparsa in Lega Pro. La città, la squadra ed i suoi tifosi restano in attesa di un segnale concreto, da parte dell’attuale proprietà perché deve essere chiaro che è questa a dovere fare il passo successivo, ovvero concedere l’esclusiva di 10 giorni e permettere così finalmente di poter concludere una due diligence definitiva. Nel frattempo fatemi una cortesia, quando qualche distratto scrivano riscriverá perché lo riscriverà che Claudio Sciurpa e soci non hanno fatto un’offerta d’acquisto vincolante, spiegategli come funziona e perché non potevano farla".