"Quando il calcio ripartirà sarà un segnale di serenità per tutti e abbiamo l’obbligo di prepararci, sarà come dare il via ad una nuova vita..."

13.03.2020 19:15 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Marco Lombardi
"Quando il calcio ripartirà sarà un segnale di serenità per tutti e abbiamo l’obbligo di prepararci, sarà come dare il via ad una nuova vita..."

Ai microfoni di calciogrifo.it, Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, ha parlato del delicatissimo momento vissuto dallo sport, e dal Paese tutto, alle prese con l'emergenza Covid- 19. Di seguito un estratto dell'intervista. 

Presidente, come sta vivendo questa emergenza da Coronavirus?

“Barricato in casa come la totalità degli italiani, esco due ore la mattina per necessità impellenti di lavoro ma da oggi ho chiuso anche l’azienda. C’è solo una persona che risponde al telefono e il resto lo facciamo in video conferenza. Le problematiche ci sono arrivate addosso...”.

Preoccupato per il Perugia Calcio?

“Quando l’azienda non lavora tutto quello che ruota attorno crea preoccupazione. Il Perugia è un anello che l’azienda ricapitalizzava e, ad oggi, è impensabile che possa farlo. Serve che posticipino i pagamenti dei contributi e hanno iniziato a farlo...”

Rugani è stato il primo caso di positività al Covid-19 in Serie A…

“Il problema non è il singolo caso ma psicologico. Non è possibile pensare a una squadra serena e tranquilla che si allena come se nulla fosse. Sono uomini e hanno famiglie. Bisogna anche pensare che si fa un lavoro particolare per portare gioia. Il fatto che si è arrivati al blocco del calcio in Italia ci ha fatto capire che è una cosa seria. Quando ripartirà sarà un segnale di serenità per tutti e abbiamo l’obbligo di prepararci, sarà come dare il via ad una nuova vita. Sarà un giornata bellissima”.

Oggi la riunione della Lega di B per decidere la linea da seguire in questa fase. Come si comporterà il Perugia?

“Per il momento pensiamo di riprendere gli allenamenti lunedì, con 5 sedute alla settimana, sabato libero e domenica ferie fino a quando non ci diranno che riparte il campionato. Poi magari, l’ultima settimana prima del 3 aprile la faremo diversa. Ma la vedo scura…”.