Tra i giornalisti più seguiti in Italia, inarrivabile Andrea Scanzi! Da 11 mesi sempre in testa alla classifica

09.04.2021 08:01 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Tra i giornalisti più seguiti in Italia, inarrivabile Andrea Scanzi! Da 11 mesi sempre in testa alla classifica

Nella Top 15 dei giornalisti più attivi sui social, realizzata da Sensemakers per Primaonline sulla base delle rilevazioni di Shareablee, è sempre in testa  Andrea Scanzi, che mantiene la prima posizione, come accade ormai da 11 mesi, ma perde ben 1,8 milioni di interazioni: ne ha totalizzate 7,1 milioni, contro gli 8,8 milioni di febbraio. Probabilmente alla firma del Fatto Quotidiano non ha giovato l’essersi fatto vaccinare grazie a un escamotage: si è messo in lista d’attesa come ‘caregiver’ per gli anziani genitori in modo da usufruire di una dose rimasta inutilizzata, quando i criteri per queste liste non erano ancora ben definiti. Un passo falso che ha sollevato una marea di critiche – anche perché la Toscana era molto in ritardo nella vaccinazione delle persone più anziane – facendogli perdere consensi. Questo non ha impedito a Scanzi di realizzare ancora una volta quasi l’en plein nella classifica dei Best Performing Post: nove su dieci sono infatti suoi. In testa con 188mila interazioni è un suo post su Facebook del 13 marzo, intitolato ‘Disonestà intellettuale a pacchi’ in cui mette a confronto le misure contro la pandemia adottate da Conte e da Draghi, i loro risultati e l’atteggiamento dei media nei loro confronti: tutti contrari a Conte e ‘zerbini’ nei confronti di Draghi. Dello stesso tenore anche il secondo post (165mila interazioni): “Conte era un dittatore perché chiudeva le scuole, le palestre, i teatri e i ristoranti; Draghi fa le stesse cose e va tutto bene”. Concetto ribadito anche nel terzo (143mila interazioni): “Se l’avesse fatto Conte, lo avrebbero crocifisso”. L’unico tra i Best Performing Post non di Scanzi l’ha pubblicato Selvaggia Lucarelli, anche lei firma del Fatto Quotidiano, oltre che di TPI. È dedicato ai Maneskin, vincitori del Festival di Sanremo, e al pianto di Damiano, il frontman del gruppo rock-pop, all’annuncio della vittoria. “Ci aveva ingannato tutti: è un patato”, commenta Selvaggia. E forse farà entrare nel vocabolario della lingua italiana un’espressione finora dedicata all’intimità familiare. ‘Patato’ sta diventando infatti un termine trendy, come ha rivelato un divertente siparietto tra i due conduttori del Festival di Sanremo, durante la seconda serata. “Mia moglie mi chiama amorino, che è il Dio dell’amore alato. E tua moglie come ti chiama?”, chiede Fiorello. “Patato”, risponde imbarazzato Amadeus. 

Anche Selvaggia Lucarelli ha fatto un passo falso che le è valso non poche critiche, quando ha sostenuto che i giornalisti sono una delle categorie meritevoli di essere vaccinate per prime, polemizzando poi in maniera pesante con una giornalista scientifica, Margherita Fronte, che dissentiva. Sarà un caso ma anche la Lucarelli questo mese ha perso un po’ di consensi sui social: è scesa dall’ottavo all’undicesimo posto, con 100mila interazioni in meno rispetto a febbraio. 

In seconda posizione nella top 15 di marzo si conferma Lorenzo Tosa, con 2,8 milioni di interazioni, 200mila più di febbraio. Tosa, che in gennaio è stato nominato direttore di nextQuotidiano, giornale online di politica e attualità del gruppo Nexilia, sta proseguendo nel tour virtuale per presentare il suo primo libro, ‘Un passo dopo l’altro’, il racconto di un ‘viaggio nell’Italia che resiste’, come recita il sottotitolo, fatto dopo il lockdown. 

Guadagna due posizioni Enrico Mentana, che sale dal quinto al terzo posto, totalizzando 2 milioni di interazioni. Anche il direttore del Tg La7 è stato al centro di molte polemiche sui social, che non hanno nuociuto però alla sua popolarità, come dimostrano le 700mila interazioni in più rispetto a febbraio. Ma chi guadagna più di tutti è il giornalista sportivo Gianluca Di Marzio: in febbraio era nono, ora è quarto, con 1,8 milioni di interazioni (+400mila).

Scende di una posizione invece Saverio Tommasi, quinto, nonostante le sue interazioni siano cresciute di 400mila. Il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio ne perde tre: passa infatti dal terzo al sesto posto, ma anche nel suo caso le interazioni sono in crescita: +100mila. Lo stesso vale per Nicola Porro, vicedirettore del Giornale e titolare del blog Zuppa di Porro, che scende dalla sesta alla settimana posizione, ma con 400mila interazioni in più di febbraio. 

All’ottavo e al nono posto altri due giornalisti sportivi, Fabrizio Biasin, caporedattore di Libero (+200mila) e Alfredo Pedullà, collaboratore della Gazzetta dello Sport, che raddoppia il numero delle sue interazioni e guadagna due posizioni.

Roberto Saviano si conferma al decimo posto, quasi raddoppiando le interazioni. In marzo lo scrittore napoletano, collaboratore del Corriere della Sera, si è ricoverato in ospedale per un intervento. La causa, “coliche renali”, come ha rivelato lui stesso in un post su Facebook, dovute forse a “tutta la merda” riversata su di lui dagli haters. 

Nelle ultime cinque posizioni, dopo Selvaggia Lucarelli ci sono Salvo Sottile, giornalista della Rai, ex conduttore di ‘Mi manda Rai 3’; Angela Marino, collaboratrice del Corriere del Mezzogiorno e di Fanpage;  Gabriele Parpiglia, firma del settimanale Chi e tra gli autori dell’’Isola dei famosi’;  Fabio Salamida, collaboratore di diversi giornali online e autore del libro ‘Post Politica’, un  viaggio tragicomico negli ultimi trent’anni, uscito in questi giorni in libreria, edito da Cooper.