Riccardo Tilli (figlio dell'ex velocista azzurro Stefano) attaccante di lusso per l'Orvietana in Serie D

04.12.2025 07:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Roberto Pace
Riccardo Tilli (figlio dell'ex velocista azzurro Stefano) attaccante di lusso per l'Orvietana in Serie D

Sarà pure per le sue radici. Sta di fatto, comunque, che Riccardo Tilli si presenta come il più felice e divertito di vestire la maglia dell'Orvietana. Dei venticinque anni che l’anagrafe gli assegna l’attaccante romano ne ha trascorsi diversi sui campi di calcio facendo della distrazione un punto fermo:

“E’ sempre stato così fin da bambino. Ho sempre visto il calcio come fusione ideale tra lo svago, l’amicizia e la passione. Gli amici del tempo sono rimasti tali. Le nostre frequentazioni non si fermavano al campo seguitando e consolidandosi nelle ore extrasportive.

Riccardo è figlio di Stefano e Lara Sinico, nomi noti a chi segue l’atletica. Casa Tilli è zeppa di trofei, riscontro di carriere di primissimo ordine, specialisti sulle distanze brevi. Nel palmares di Lara ci sono tre titoli italiani. Stefano ha una posizione di prestigio fra le frecce tricolori dell’atletica. E’ stato campione europeo, ha vinto medaglie nelle massime competizioni internazionali, detiene tutt’ora il record italiano sui 200 mt indoor. Chiusa la lunga carriera agonistica (17 anni) si è dedicato ad insegnare ai più giovani e a raccontare con competenza le italiche imprese quale commentatore televisivo.

Lara è un’affermata commercialista nel cui studio c’è sempre una scrivania libera nel caso Riccardo….

“Il tentativo c’è già stato – dice – il risultato è rivedibile. Se, poi, vuoi saperla tutta, il mio rapporto con la scuola non è mai stato appagante quanto quello con il calcio. Ho conseguito il diploma in Ragioneria limitando l’impegno al minimo sindacale e, per adesso, è nel calcio che credo poter dare il meglio di me”.

Evviva la schiettezza e la sincerità di questo ragazzo dal quale vorremmo sapere come abbia preso forma l’arrivo a Orvieto, luogo frequentato con continuità fin da bambino:

“Nella scelta c’è lo zampino di mio nonno, Enrico Tilli, oggi defunto, nato come mio padre a Orvieto, tester nella missilistica quale professione, innamorato della città anche dopo il trasferimento nella capitale. Qui, vivono alcuni Tilli, lontani parenti, di cui, almeno io ho solo sentito parlare tranne Pericle e Fabio, della trattoria Antico Bucchero, incontrati in questi giorni. Tornando al nonno, era sempre lui a spingermi perché venissi all’Orvietana. La quale, militando in quel periodo nell’ Eccellenza ed essendo io in serie D, non poteva essere il massimo delle mie aspirazioni. Circa un mese addietro ho colto al volo l’opportunità nonostante avessi altre offerte interessanti. Lo dovevo al nonno al quale ero particolarmente affezionato esaudendo il suo desiderio”

.

Le tue preferenze vanno a un gioco fatto di velocità, dribbling, uno contro uno, elementi che si sposano bene con una buona tecnica. La tua scheda indica una lunga permanenza all’Atletico Vescovio con tante reti messe a segno nel settore giovanile. E’ lì che ti sei formato diventando un giocatore o almeno credo:

“Esatto. Sono stato con loro sei stagioni fino al completamento della trafila giovanile. Segnavo molto, poi, a un certo punto, ero nella juniores, finii in panchina. Giorgio Marcangeli, tecnico della prima squadra, mi aggregò al suo gruppo preparandomi per debuttare in Eccellenza quale esordiente più giovane nella storia di quella Società”.

Il tuo innesto nell’Orvietana è stato altrettanto rapido quanto positivo. Tutto merito tuo? :

“ Non direi, è stato l’ambiente ad avermi rigenerato. Arrivavo da Vallo della Lucania (Gelbison serie D) dov’era s’era creata un’atmosfera cupa, il peggio per uno con il mio carattere. E’ stato come passare, in un attimo, dalla pioggia fitta al sereno. Un habitat sereno con giocatori che si divertono a fare il loro lavoro e sai, forse meglio di me, come la serenità possa contribuire al miglior rendimento”.

Due goal all’esordio, a seguire una domenica d’astinenza:

“ Infatti, guai a fermarsi ma con lo Scandicci non era facile per la tipologia del campo, la voglia reciproca di superarsi senza commettere errori. Il pareggio ci sta e lo abbiamo meritato. Adesso voltiamo pagina, proseguendo nella tendenza attuale di fare punti a ogni partita”.

Stavo quasi per dimenticare due cose. Mi sono chiesto cosa c’azzecchi un giocatore innamorato del calcio in una casa che trasuda d’atletica. Ho saputo della tua grande passione per il Motorsport, F 1 e Moto GP. Solo appassionato o pure tifoso?

“ Vivo entrambe le discipline con tanta passione. Sono tifoso della Ferrari e mi auguro torni a vincere. Ammiro Andrea Stella, orvietano, Team Principal della McLaren”

Sul piano sentimentale sei sul mercato oppure l’Orvietana potrà contare su una supporter in più?

“Lo sono stato fino a cinque mesi fa. Poi mi sono ritrovato con Asia, con la quale eravamo stati compagni di scuola. Insieme stiamo benissimo e, sì l’Orvietana avrà una tifosa in più a partire da domenica prossima”