Il perchè delle dimissioni di Aurelio Forcignanò da presidente regionale umbro del Coni

Come era scontato, l'altro giorno il presidente del Coni Umbria, Aurelio Forcignanò, si è dimesso. Con le sue dimissioni, per regolamento del Coni, è decaduta anche la giunta regionale che lo aveva sfiduciato. «Il passo delle dimissioni l’ho compiuto per senso di responsabilità - ha detto Forcignanò al Messaggero - perché credo che le istituzioni vengano prima delle persone. Il Coni è un ente importante per tante associazioni sportive e per il territorio e la sua attività non può essere bloccata o rallentata, non sarebbe opportuno. Ho parlato col presidente nazionale Luciano Buonfiglio e l’ho informato subito anche dell’anomalia di quanto avvenuto perché i membri della giunta non si sono dimessi e la seduta in cui mi è stata comunicata la sfiducia è durata appena tre minuti, in pratica mi hanno consegnato quella lettera e hanno sospeso i lavori. Sono convinto di aver agito sempre con lealtà, correttezza, trasparenza e mi sono sempre impegnato per farlo con leale collaborazione. Ritengo che anche il caso della mia presunta incompatibilità sia stato posto in modo strumentale. Sono molto amareggiato, non avrei mai pensato che accadesse una cosa del genere, ma non voglio assolutamente alimentare polemiche, questo non è davvero nel mio modo di fare». Ora, dopo il commissariamento, si è aperta la corsa alla presidenza del Coni e già si parla di qualche sorpresa all'orizzonte...