"Quando si cade bisogna saper rialzarsi e questo è quanto abbiamo saputo fare nella stagione appena conclusa”

23.05.2021 17:33 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Quando si cade bisogna saper rialzarsi e questo è quanto abbiamo saputo fare nella stagione appena conclusa”

Particolarmente felice il presidente Massimiliano Santopadre che in occasione della premiazione della squadra non ha nascosto un po’ di emozione di essere nuovamente ospitato nella splendida Sala dei Notari; una sala fortunata per il Perugia Calcio.

“Oggi è il giorno dei ringraziamenti – ha detto il numero uno biancorosso – a partire da quelli al sindaco, la prima persona in assoluto che mi chiamò il 15 agosto dopo la retrocessione dalla B. Una telefonata che mi fece piacere perché il sindaco in quell’occasione mi chiese subito se io avessi la forza per continuare l’avventura alla guida del Grifo e mi garantì la sua incondizionata vicinanza. Ebbene quando terminammo la telefonata, riflettei a lungo e mi sentii, soprattutto, rinfrancato”.

Santopadre ha poi inteso ringraziare lo staff dirigenziale, con al primo posto il quartetto formato da Cruciani, Giannitti, Comotto e Lucarini, persone – ha precisato – che mi sono state vicine nei momenti più difficili e cui mi sono sempre potuto appoggiare.

Grazie, ovviamente, al mister Caserta ed ai giocatori che hanno reso possibile quella che il presidente ha definito “la mia vittoria più importante” perché arrivata in una maniera diversa dalle precedenti. “E’ stata una stagione determinante in cui siete stati bravissimi a crederci quando sembrava tutto perduto, partendo proprio dall’esempio del mister. Io credo che quando si cade, come è accaduto a noi l’estate scorsa, bisogna saper rialzarsi. E questo è quanto abbiamo saputo fare nella stagione appena conclusa”.

Il presidente ha detto di essere consapevole che la serie B il prossimo anno sarà molto complicata per il Perugia Calcio, che si presenterà all’appuntamento da neopromossa. Per questo sarà fondamentale arrivare all’impegno non  sentendosi forti, ma con umiltà, ben sapendo che bisognerà mettere in campo e fuori molto più di quanto fatto quest’anno.