L'orgoglio di Deruta per il gran successo di Clizia Zepparelli con la propria mostra a Dubai

Si va chiudendo con un gran successo a Dubai la mostra dell'artista derutese Clizia Zepparelli, protagonista al Warehouse di Al Quoz con la propria rassegna dal titolo “Echoes of the Soul: Myth, Body and the Art of Becoming” sin dallo scorso 3 maggio. L'esposizione chiuderà i battenti giovedì 28 maggio per lei si è trattato di una definitiva consacrazione a livello internazionale. Una mostra che nell'intento dell'artista di Deruta voleva approfondire la totalità dell'esperienza umana, concentrandosi sulla profonda interazione tra energia femminile, istinto e autocoscienza. Tuttora non mancano i visitatori ad ammirare opere che celebrano l'intricato equilibrio di queste energie e che vedono la stessa Clizia Zepparelli sia creatrice che soggetto, immergendo il suo intero essere, corpo, mente e anima, nella tela. Attraverso la body art, la musica e l’action painting, la mostra afferma il potente diritto delle donne di esprimersi pienamente e autenticamente, mentre getta luce anche sull'esperienza e l'essenza umana più ampia. Ogni opera d'arte trae ispirazione dall'antica mitologia greca, trasformando questi simboli senza tempo in rappresentazioni contemporanee e profondamente personali. I miti vengono reinventati in un modo che riflette il viaggio dell'artista, fondendo tradizione e identità moderna e creando una nuova narrazione che è sia universale che unica per la visione dell'artista. La mostra invita gli spettatori ad abbracciare la propria interezza, a riconoscere la bellezza della propria individualità e a riflettere sul potere dell'espressione personale come simbolo di trasformazione. Clizia Zepparelli, under 40, ha sviluppato un linguaggio artistico unico attraverso la sua passione per molteplici forme d'arte, tra cui danza, teatro e pittura. I suoi studi presso l'Università di Pisa e la specializzazione presso la Scuola di Ceramica Artistica di Perugia hanno profondamente influenzato il suo approccio multidisciplinare, portandola a esplorare la connessione tra movimento ed espressione visiva. Questa ricerca è culminata nel suo innovativo progetto, "Painting in Movement", in cui usa il suo corpo come pennello, impegnandosi fisicamente e istintivamente con le sue opere. La sua arte è stata esposta in grandi città come Roma, Amsterdam, Parigi (Louvre), Dubai e Corea del Sud, ricevendo riconoscimenti internazionali per la sua fusione dinamica di gesto, materiale e simbolismo. In Lussemburgo, le è stata assegnata una menzione speciale per il suo contributo artistico. Oltre alla sua pratica artistica personale, Clizia è anche attivamente coinvolta in progetti sociali come mentore d'arte per giovani con bisogni speciali, guidandoli attraverso percorsi creativi che promuovono l'inclusione, la consapevolezza di sé e la crescita personale. Il suo lavoro riflette una forte convinzione nell'arte come linguaggio universale, che dà voce all'individuo e al contempo favorisce connessioni profonde tra esperienze personali e collettive.