"Chiariamo subito una cosa: questo Perugia ha meritato di retrocedere"

20.05.2023 12:09 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Chiariamo subito una cosa: questo Perugia ha meritato di retrocedere"

L'opinione di Stefano De Francesco. "Ci vuole costanza anche a fare schifo sempre. (Groucho Marx). Ho scritto e cancellato questa riflessione varie volte. La tristezza per questa stagione orribile, si mescolava alla rabbia ed all’impotenza di non poterla cambiare.

Chiariamo subito una cosa. Abbiamo meritato di retrocedere. Lo ha meritato Santopadre con la sua condotta finanziariamente insufficiente a mantenere la categoria e cosa addirittura peggiore, dimostrando una insipienza calcistica totale. Inanella la seconda retrocessione negli ultimi tre anni di serie B, dimostrando la sua totale inadeguatezza come presidente di una squadra di calcio. Da un’analisi attenta della sua gestione, non si può non notare che a fronte di una fragilità finanziaria, siamo stati quasi sempre tra gli ultimi budget della categoria, l’attuale dirigenza non ha nessuna competenza e progettualità tecnica per sopperire a tale fragilità.

Gli errori iniziano in estate, quando si costruisce una squadra raffazzonata e assemblata con gli scampoli della Cremonese, anziché proseguire a migliorare la squadra che l’anno prima, aveva raggiunto i play-off. Quella squadra aveva tutti i titolari sotto contratto ad eccezione di Segre e De Luca ma Santopadre come spesso ci ha abituati, ricomincia da capo, monetizzando il monetizzabile. Il risultato è una squadra mediocre da retrocessione.

I suoi collaboratori se possibile sono peggio di lui, perché come diceva il grandissimo comico statunitense Groucho Marx: “Ci vuole costanza anche a fare schifo sempre”.

Tra questi l’oscar del peggiore direttore sportivo di tutti i tempi a Perugia, spetta senz’altro a Castagnini. A gennaio il DS del Grifo, con la squadra penultima in classifica decide che la cosa più importante è ringiovanire la rosa. Cede i due attaccanti, fino a quel momento più prolifici, ovvero Melchiorri e Strizzolo, prendendo Ekong,un acerbo ragazzetto dalla primavera dell’Empoli che infatti affoga immediatamente nella tipica tempesta in un bicchiere d’acqua, rivelandosi totalmente inadeguato per la categoria. In un intervista televisiva, il nostro ineffabile DS, si avventura addirittura ad affermare che all’occorrenza avremmo pescato dalla Primavera. Qualcuno tra i giornalisti presenti avrebbe potuto obiettare che i ragazzi della nostra squadra giovanile, veleggiavano con poco vento in poppa nel mare della mediocrità del campionato di Primavera 2 ma evidentemente era una domanda troppo difficile, perché come diceva il nostro Groucho Marx: “Ci vuole costanza anche a fare schifo sempre”.

Ho difeso l’allenatore per due terzi della stagione, ritenendo che fosse un valore aggiunto per la squadra ma mi sbagliavo. Nel calcio moderno un tecnico che ha nel suo arco un’unica freccia intesa come un unico modulo, è destinato ad andare in difficoltà. A questa poca varietà tecnica bisogna aggiungere anche la perseveranza di scelte testarde e immutabili anche a fronte di rendimenti assolutamente insufficienti. Il caso di Luperini è l’esempio lampante di quanto siano profetiche le parole di Groucho Marx: “Ci vuole costanza anche a fare schifo sempre”.

La squadra è scadente. Un mix di giovani inesperti, vecchi spompati e saldi dell’ ultim’ora. Siamo stati praticamente sempre nelle ultime posizioni per tutta la stagione, fino ad affondare in una retrocessione diretta meritatissima. Anche per la squadra non si può non scomodare Groucho Marx: “Ci vuole costanza anche a fare schifo sempre”.

Credo che anche i più rintronati tra quei tifosi del Perugia che sostenevano Santopadre, quelli che gimogrifo, quelli che comprol’tu, quelli che i carri dei vincitori, ecco anche questi rintronati spero che avranno capito che il ciclo di Santopadre a Perugia è finito.

È ora di attaccare il cartello “vendesi” fuori dalla sede a Pian di Massiano ed andare a trattare con quelli che si sono già presentati, o con quelli che si presenteranno.

Per chiudere, vorrei rivolgermi a Santopadre sempre con una frase del grande Groucho Marx: ”Non dimentico mai una faccia ma nel tuo caso farò un eccezione”. Ai miei amici, ai miei fratelli, ai tifosi che non conosco dico solo che benedico il fatto che siamo tifosi del Perugia, che ci saremo sempre con la nostra sciarpa al collo e con il cuore che trabocca d’amore per la nostra squadra e per la nostra città. Tra due mesi saremo al nostro posto…".