In casa Perugia sale l’attesa, l’emozione, l’adrenalina ma anche la pressione...

Su La Nazione così Francesca Mencacci presenta la sfida di stasera al Curi. Sale l’attesa, l’emozione, l’adrenalina ma anche la pressione. In due giorni è cambiata la prospettiva, molto bella dal vertice dalla classifica, ma anche lo stato d’animo: il Perugia con due vittorie conquista la serie B, ma ora ha l’obbligo di non fallire. La spensieratezza dell’inseguitore lascia il campo alla tensione di chi ora deve confermare di essere il migliore. Il Perugia stasera deve confermare, quindi, quanto di buono ha fatto vedere nelle ultime settimane. Deve vincere contro il Matelica, formazione sbarazzina che ama affondare il colpo senza curarsi troppo delle conseguenze. I marchigiani hanno già staccato il biglietto dei play off, vorrebbero migliorare il piazzamento. Obiettivo interessante, ma niente a confronto delle motivazioni dei biancorossi. «Cosa cambia? Aumentano le difficoltà – spiega Fabio Caserta alla vigilia del confronto – Dobbiamo stare concentrati, perché il pallone inizia a diventare più pesante. Ma come continuo a dire da settimane, il nostro percorso non deve cambiare, non dobbiamo pensare a niente, non dobbiamo guardare la classifica. Quando iniziamo a pensare diventa un problema, dobbiamo solo agire. Mancano due giornate, affrontiamo una squadra che è in zona play off, dovremo essere più bravi di loro». Ci sarà un vantaggio, però. «Il mio compito è quello di alzare l’attenzione ed abbassare la tensione. Noi ora possiamo pensare solo al nostro risultato, ma avremo più pressione. Quando devi fare il tuo percorso da dietro inconsciamente non ci pense. Noi dobbiamo vincere e arrivare fino in fondo e vedere se siamo stati bravi, senza fare calcoli. Normale che il tifoso già sogni il traguardo, per noi guardare la classifica ora sarebbe solo dannoso. Caricarli troppo sarebbe altrettanto dannoso, perché la posta in palio e le tensioni sono già alte. I ragazzi devono essere sereni e tranquilli». Il punto della situazione: Angella, Sgarbi e Falzerano ce la faranno? «Angella e Sgarbi stanno meglio, Angella è più avanti rispetto a Sgarbi, se servirà è a disposizione. Falzerano convive da tempo con qualche problemino e si è allenato di meno. Dovremo valutare, ma anche solo averli a disposizione ti dà una forza in più per l’esperienza che hanno. Negro ha recuperato molto velocemente dall’infortunio, ma non è ancora al top della forma». La ricetta giusta della vigilia. «Il fatto che oggi siamo primi conta poco, la squadra che vince è quella che arriva davanti alla fine delle prossime due partite. Se guardiamo adesso la classifica ci possiamo fare solo del male, come avevo detto dopo il pareggio di Fermo, quando eravamo in ritardo dal primo posto. Dobbiamo solo pensare alla gara con il Matelica, perché chi gioca contro di noi dà sempre qualcosa in più perché viene a giocare in uno stadio importante anche se purtroppo non ci saranno i tifosi». Caserta fa un passo indietro, alle difficoltà del mese di marzo. «Abbiamo perso punti perché abbiamo giocato troppe partite ravvicinate e abbiamo avuto anche diversi infortuni. Ma io ora sono tranquillo perché ho visto la squadra rispondere in modo unito e forte davanti alle difficoltà, numeriche o di risultato come contro la Triestina quando sembrava tutto perso».