Alessandro Formisano è il nuovo profeta di Perugia "Una squadra con approccio di dominio del gioco e di aggressione"

Si è presentato alla stampa il nuovo tecnico del Perugia, Alessandro Formisano. “Io ho un percorso diverso da quello classico, perchè rispetto ad altri io non ho mai fatto il calciatore e quindi il mio percorso è fatto di formazione e di tappe conquistate con molto più sacrificio. Ho allenato tutte le categorie del settore giovanile per poi arrivare a questi quattro anni di primavera al Perugia, durante i quali abbiamo costruito qualcosa di importante. So bene la responsabilità che comporta allenare il Perugia e la prendo volentieri, sono prontissimo, non ho nessun tipo di timore. Voglio che i ragazzi ritrovino la bellezza e la libertà di giocare a calcio, poi il resto sarà una conseguenza del lavoro. Il nostro sarà un approccio di dominio del gioco e di aggressione. Seghetti è uno dei ragazzi nati dal nostro percorso, iniziando in Primavera da sotto età. Lui è l’esempio della nostra filosofia, ma come lui ce ne sono altri e vogliamo che rappresentino la base del nostro futuro. La sua assenza nelle prossime due partite peserà di certo. Ci sorprendiamo in Italia quando un ragazzo così giovane fa la differenza, ma non dobbiamo essere schiavi dell’età. Per il modulo non credo nei numeri, visto che il gioco è dinamico e sono i principi che fanno la differenza. La nostra identità è ben chiara e deve rappresentare la nostra città, abituata a combattere e dominare. Per uno che vive questo sport la cosa più bella è confrontarsi con i più forti e ben venga il Cesena. Oggi possiamo sembrare feriti ma negli occhi dei ragazzi c’è voglia di spaccare il mondo. La dobbiamo vivere con grande coraggio. Cerco sempre l’empatia con chi ho davanti e con i ragazzi ci siamo già parlati apertamente. Il gruppo sa quello che ha sbagliato e quello che deve fare da qui in avanti. La società mi ha chiesto di migliorare questa squadra e far crescere i più giovani. Credo ciecamente nei ragazzi, poi sta a me tirar fuori il meglio da ogni singolo individuo. Sono contento della squadra che ho e lo dico a prescindere".