Vanno sempre di moda i giochi da tavolo: evoluzione e varianti

Giochi da tavolo: evoluzione e varianti
I giochi da tavolo sono tra i passatempi più popolari e apprezzati e con caselle, tessere numerate, dadi e pedine ci riportano ai dolci ricordi d’infanzia: parliamo dei giochi da tavolo.C’è chi li associa alle fredde serate invernali trascorse in compagnia di amici e parenti, chi invece, nel solco del revival che stanno vivendo negli ultimi anni, ancora li pratica con soddisfazione, magari in versioni rivisitate o a tema. D’altra parte i numeri non mentono e i più interessanti arrivano dal mercato: secondo uno studio condotto dalla Grand View Research, il trend che attribuiva al settore dei giochi da tavolo un valore pari a circa 12 miliardi di dollari è destinato a crescere ancora entro il 2025 arrivando a superare quota 21 miliardi. I giochi da tavolo sono parte integrante di ogni nuovo sito di gioco d'azzardo che appare sul mercato quasi ogni mese. Ma perché questo passatempo fa così presa sulla società? Probabilmente il piacere che deriva dalla sfida e dalla competizione è una delle leve più significative, in grado di diventare un vero aggregatore sociale e di regalare momenti di piacevole spensieratezza. La passione per questo tipo di hobby ha radici molto antiche: i principali giochi da tavolo, infatti, hanno antenati millenari. Scopriamo insieme quali sono e in che modo si sono evoluti nelle forme moderne più popolari.
In principio era il gioco dell’ “Ur”
Oggi tutti conosciamo l’estetica e la dinamica del Backgammon, ma di certo ai più è meno nota la probabile origine del gioco, che risalirebbe ad almeno 4.500 anni fa, quando secondo gli studi storici maggiormente accreditati, i Sumeri si sfidavano a “Ur”, considerato con buona approssimazione il più antico gioco da tavolo al mondo provvisto di tabellone. Il principio alla base di questa pratica ludica, come abbiamo detto, è molto simile al Backgammon, che consiste nel muovere delle pedine lungo un percorso, avanzando di tante posizioni quante sono quelle indicate dai dadi. A proposito, anche i dadi hanno una storia che si perde nella notte dei tempi: il drammaturgo greco Sofocle fa risalire la loro invenzione al 1400 a.C., anche se l’idea di un cubo dalle facce numerate è presente in moltissime altre culture antiche mai venute a contatto tra loro.
Un altro gioco che ricorda il moderno Backgammon è poi il Ludus Duodecim Scriptorum, letteralmente “Il gioco dei dodici segni”. Pare che tra gli appassionati di questo passatempo di epoca romana ci fosse anche l’imperatore Claudio.
Il Gioco dell’Oca: alle origini di un vero cult
Chi non ha mai passato una serata spensierata divertendosi con Il gioco dell’Oca? Ma quanti ne sanno collocare l’origine storica? Ebbene il Game of Goose è addirittura il più antico gioco da tavolo mai commercializzato. Ispirato alle corse a spirale, come il Mehen degli antichi egizi, questo popolarissimo hobby ha una storia che nasce in Italia nel 1500: secondo gli esperti Francesco de’ Medici ne fece dono al re Filippo di Spagna. Sul tabellone del Gioco dell’Oca, inoltre, hanno trovato spazio tematizzazioni di tutti i tipi: fenomeni culturali, eventi storici e tendenze.
Il Monopoly in salsa perugina
Proprio come il Gioco dell’Oca, anche gli altri giochi da tavolo nel corso della loro storia sono andati incontro a una vera e propria modernizzazione che ha dato vita a tante divertenti nuove versioni. Ne è un esempio il Monopoly, gli appassionati lo sanno bene: dalle edizioni pensate per i più piccoli, ispirate ai personaggi di Walt Disney, a quelle più classiche per tutte le età, questo è un passatempo che al fascino del gioco a spirale - come il Gioco dell’Oca - abbina l’elettrizzante sensazione di portare avanti compravendite immobiliari di grande valore commerciale. Per gli amanti delle tradizioni e dei dialetti regionali, poi, ne esiste anche una versione in perugino: si chiama Lillero e propone un percorso che, tra caselle e “salta un giro”, si snoda per le strade di Perugia. Per gli appassionati del genere, poi, c’è anche “Ah, è ‘na parola!”: il dialetto, si sa, aggrega quasi quanto il tifo per il Perugia.
I giochi di carte
Naturalmente tra i giochi da tavolo più popolari ci sono le carte. La loro origine è molto antica e ci porta in Asia, anche se non è stato ancora possibile stabilire con esattezza quale paese abbia dato i natali a questo apprezzato passatempo: tra le ipotesi più accreditate figurano la Cina, la Persia e l’India. Secondo gli studiosi, poi, a portare le carte in Europa sarebbero stati i Crociati che, appresa a loro volta questa pratica dai Mamelucchi, la diffusero in patria tra il 1375 e il 1400.
A riprova di questa teoria c’è un trattato elaborato nel 1377 dal monaco svizzero Johannes von Rheinfelden che parla di un gioco a 52 carte e 4 semi. Proprio al 1377, poi, risale la prima ordinanza con cui in Francia veniva vietato il gioco d’azzardo con le carte. Dal allora semi e simboli hanno scandito l’excursus storico delle carte spagnole, francesi e italiane: a spade, bastoni, coppe e denari vengono affiancati cuori, picche, quadri e fiori, che diventano il sistema iconografico di riferimento per tanti giochi tra cui il poker, oggi disponibile anche sulle piattaforme online come quelle raccomandate dai nostri amici di Bonus Finder.
Tra le pratiche ludiche più longeve e apprezzate di sempre c’è quella per i giochi da tavolo: sebbene estremamente antichi, come dimostrano le numerosissime testimonianze storiche, questi passatempi restano attualissimi e sono oggi declinati in tante accattivanti versioni, dal Monopoly dedicato a Topolino a quello ambientato a Perugia. D’altra parte il divertimento che garantiscono è davvero senza tempo.