Sabato 7 giugno l'incontro a Perugia su “La cripta di San Pietro. Curiosità sulle antiche origini dell'abbazia"

Sull’argomento “La cripta di San Pietro. Curiosità sulle antiche origini dell'abbazia" sarà il tema del prossimo incontro delle Conversazioni in città dei Sabati del Gotto. A parlarne (sabato 7 giugno alle 17.30 nella sede della storica associazione in via Enrico dal Pozzo ), saranno Barbara Venanti (archeologa) e Luana Cenciaioli (già Direttrice del Museo archeologico nazionale dell’Umbria. La zona di San Pietro è un’area importante per la Perugia antica, attraversata dall’antica via Amerina e dalla via regale. Ha origini etrusche con la necropoli di San Pietro, San Costanzo e di via Solatia. Sono presenti anche due monumenti funerari di età romana: uno, non più visibile, la cosiddetta “tabucca” appena al di fuori della porta di San Costanzo, l’altro vicino alla porta della basilica di San Pietro, alla base del campanile. All’interno della basilica di San Pietro sono reimpiegati numerosi elementi architettonici: 13 capitelli ionici in marmo datati alla fine del III-inizi IV secolo d.C., colonne di bardiglio nero e di granito e basi in marmo di tipo attico diffuso in tutta l’età imperiale, provenienti da edifici perugini. L’area, come racconta papa Gregorio Magno, venne usata anche per la sepoltura di Sant'Ercolano, vicino alla primitiva chiesa di San Pietro. Della chiesa antica restano poche strutture. Negli anni 1979-81 degli scavi hanno messo in luce una cripta di epoca ottoniana. Come da programma, a conclusione dell’incontro, si terrà il classico momento conviviale con una cena tipica, all’insegna della peruginità, per la quale necessita la prenotazione.