Quale vita per cuochi in tempo di Covid-19? Avanti grazie anche ai social, come sta facendo la chef Catia...

Come vivono i cuochi in tempo di Covid-19? Vita difficile, ma occorre sapersi riconvertire. Come ad esempio ha fatto Catia Ciofo, che non ha un proprio locale, ma - spiega - "la crisi ha colpito duro anche me, pur se non mi ha impedito di continuare la professione in modo diverso, intraprendendo un percorso nuovo proprio sui social. Mi sono detta... e se non possiamo cucinare per i clienti, dobbiamo continuare a farlo magari virtualmente, raccontando piatti ed esperienze. I social sono un mezzo fantastico per raccontare e promuovere la cucina e mi hanno sempre accompagnato fin dal primo minuto, aprendomi anche le porte delle cucine dei più grandi chef stellati italiani. E dai social sono ripartita". Dice che "la cucina ai tempi del coronavirus è comunque arte, bellezza e speranza di proporre in qualsiasi contesto un gusto nuovo. Anche il 2021 sarà un anno difficile, ma anche una stagione per menti geniali e quindi di grandi opportunità". Catia Ciofo, chef freelance umbra, da alcuni anni ha conquistato la ribalta della cucina gourmet grazie appunto anche alla sua presenza sui social. Origini contadine - la sua famiglia vive sul monte Peglia - e un percorso di studi in economia aziendale, dopo aver trascorso una parte della sua vita a fare conti in un ufficio, ha deciso di dedicarsi alla passione di sempre, quella della cucina. "Ma saper fare di calcolo è fondamentale anche in cucina, soprattutto oggi che bisogna stare ancora più attenti a non sprecare cibo", si raccomanda. Restando in tema di conti, la chef - che ha parlato di questo con l'Ansa - ricorda che "la ristorazione è uno dei settori più penalizzati dalla pandemia "senza una giusta causa". "I luoghi della ristorazione - sottolinea - sono tra i più controllati e attenti al benessere del cliente".