Pier Luigi Pizzaballa, quello della figurina mancante... ha parlato a Radio Onda Libera

05.12.2016 19:39 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Pier Luigi Pizzaballa, quello della figurina mancante... ha parlato a Radio Onda Libera

“Brava la Roma a vincere il derby anche se c'è riuscita con due errori e non ha preso gol contro una buona Lazio. Può essere l'anti-Juve ma deve trovare maggiore convinzione e continuità. Ora questo derby ha dato più slancio ai giallorossi. Il Milan non si pensava che potesse arrivare a questo livello, ma Juve e Roma sono un'altra cosa e soltanto il Napoli può infastidirle. L'Atalanta è una gran bella realtà con Gagliardini che mi piace più di tutti e Caldara che dà tranquillità in difesa. Gasperini sa gestire questi ragazzi che provengono da esperienze diverse. E' una squadra che ha classe e temperamento. Il portiere italiano più forte resta Buffon, al di là di qualche errore che è umano: può reggere altri due anni a ottimi livelli. Donnarumma è tanto giovane ed è ancora presto, m'incuriosisce Sportiello che è momentaneamente in crisi ma ha tutto per riprendersi. Oggi i portieri devono intuire l'azione e capire come sviluppa il gioco e la direzione della palla. C'è poca convinzione nelle uscite e nell'area piccola, specie sulle palle inattive”: l'ha detto Pier Luigi Pizzaballa, ex portiere di Roma, Atalanta, Milan e Verona con 275 presenze in Serie A e ricordato perché la sua figurina dell'album Panini era introvabile negli anni '60 e '70, a Radio Onda Libera.

Quante volte ha dovuto raccontare perché era introvabile la sua figurina dell'album Panini negli anni '60 e '70'?

“E' una cosa che mi porto dietro da lungo tempo. Oggi che ho 77 anni mi chiedono continuamente di questa storia delle figurine. Non mi ha mai infastidito e anzi partecipo spesso alle iniziative della Panini quando mi invita com'è successo per i 50 anni”.

Ma ha indagato per scoprire la verità?

“Non ho mai capito veramente perché la mia figurina si reperiva con fatica. Forse perché sono mancato in più occasioni quando facevano le cose, specialmente quando ero militare”.

Lei è bergamasco e ha giocato oltre 150 partite con l'Atalanta: come si spiega questo exploit orobico?

“Ogni tanto accade ed è un fenomento davvero eccezionale oltre che particolare. Il merito è dell'allenatore con il mix di giovani che vengono da esperienze diverse. Ci stanno mettendo classe, temperamento e carattere”.

Qual è il giocatore della Dea che le piace di più?

“Su tutti Gagliardini per la qualità e la personalità. Caldara è molto positivo in difesa dove riesce a dare tranquilità con i tempi giusti”.

Il merito maggiore di Gasperini?

“Sa gestire i ragazzi che vengono dal settore giovanile e hanno fatto anche esperienze fuori, in qualche caso giocando poco”.

Lei ha giocato anche nella Roma: la vittoria nel derby la pone come anti-Juve?

“Sicuramente gli può dare slancio anche se serve maggiore convinzione e continuità. L'ho vista a Bergamo giocare bene nel primo tempo per poi sparire. Ha vinto il derby sfruttando due errori contro una buona Lazio e non ha preso gol. Ho visto la partita e la Roma alla fine è stata brava”.

Il Milan quanto la sta sorprendendo?

“Non si pensava che potesse arrivare a questi livelli. Ma non credo che possa infastidire Roma e Juve. Soltanto il Napoli può risalire ancora e dire la sua”.

Il portiere di oggi che ritiene più bravo e completo?

“Il solito Buffon, al di là di qualche errore che è umano. Resta il più forte e completo, può fare ancora due anni a ottimi livelli. Donnarumma è giovane ed è troppo presto. M'incuriosisce Sportiello: pur se momentaneamente in crisi, ha tutto per riprendersi”.

Cosa fa la differenza oggi in un portiere?

“Riuscire a intuire l'azione e capire come sviluppa il gioco e dove va la palla. C'è poca convinzione nelle uscite, specie nell'area piccola e sulla palle inattive”.