Perugia sta scoprendo la musica barocca grazie a Francesco Fornari, presidente dell'Associazione Culturale Note Barocche

28.05.2025 15:17 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Perugia sta scoprendo la musica barocca grazie a Francesco Fornari, presidente dell'Associazione Culturale Note Barocche

Cresce a Perugia la voglia di musica barocca, grazie all'Associazione Culturale Note Barocche, presieduta dall'attivissimo Francesco Fornari, che non nasconde la propria passione e le conoscenze su questo genere musicale. "La musica del periodo barocco rappresenta per me un grande interesse e una grande passione. Si tratta di una musica assolutamente speciale che parla al mio cuore. Innanzitutto occorre specificare che si tratta di un periodo musicale molto lungo e con numerose scuole e correnti differenti tra di loro, durato approssimativamente un secolo e mezzo. La passione per questa musica risale a sei anni or sono, anche se già in precedenza apprezzavo la musica classica in generale e conoscevo alcuni compositori del periodo barocco. I primi autori che ho apprezzato di tale genere musicale, sono stati Johann Sebastian Bach e Antonio Vivaldi, compositori che conoscevo sin da bambino e che ho riscoperto sei anni fa. Sono tuttavia da apprezzare tanti compositori e personalmente ho una predilezione speciale per George Frideric Handel, che ritengo che egli sia uno tra i più grandi compositori, non solo del periodo barocco, ma dell'intera storia della musica, oltre che per la sua  grande versatilità e per la sua capacità di entrare nel profondo dell'animo umano, e questo ne fa oltre che un grande compositore, un grande drammaturgo. Le opere di Handel sono numerose e tutte di elevatissima qualità. I più noti compositori contemporanei di Handel; erano tanti, alcuni dei quali famosi ancora oggi ad esempio i già citati Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach (che in realtà all'epoca, a differenza di altri, era pressochè sconosciuto), o il francese Jean Philippe Rameau; tuttavia la maggior parte dei compositori di spicco contemporanei a Handel sono oggi poco conosciuti, nonostante la notevole fama raggiunta all'epoca, ad esempio Nicola Porpora, e Giovanni Bononcini, che arrivarono a rivaleggiare con lo stesso Handel, e ancora Leonardo Vinci, Johann Adolf Hasse, Antonio Caldara, Alessandro Scarlatti, che ebbe una notevolissima influenza su Handel e sulla stragrande maggioranza dei compositori dell'epoca e suo figlio Domenico:  Georg Philipp Telemann, amico di lunga data di Handel e Reinhard Keiser in Germania, mentre in Francia spiccavano oltre al già citato Rameau, anche Andrè Campra e Andrè Cardinal Destouches. Questi compositori appartenevano a particolari scuole; le principali scuole in Italia erano quella Napoletana (Gli Scarlatti, Porpora, Vinci, Hasse, Giovanni Battista Pergolesi e molti altri) e quella veneziana, che dopo un glorioso passato nel Seicento, dovuto a compositori come Francesco Cavalli, era giunta agli inizi del Settecento al suo crepuscolo. All'epoca di Handel, gli ultimi rappresentanti di tale scuola erano Caldara ,Antonio Lotti e Tomaso Albinoni. Vi era inoltre una sostanziale differenza tra la musica italiana e la musica francese, differenza che venne in una certa misura colmata, da compositori come Handel. Per quanto riguarda gli strumenti, gli strumenti musicali che venivano utilizzati all'epoca erano numerosi e corrispondevano in parte ad alcuni che conosciamo bene ancora oggi (strumenti ad arco:, che tuttavia avevano alcune differenze da quelli moderni. mentre altri strumenti sono  praticamente scomparsi e vengono utilizzati solo dai gruppi specializzati nella musica dell'epoca ad esempio il clavicembalo, la tiorba,il liuto, l'arciliuto, la viola da gamba e il cornetto. I paesi dove questa musica viene maggiormente apprezzata, sono la Germania e la Francia, tuttavia esiste anche degli importante festival in Austria e negli Stati Uniti d'America. In Italia invece,  nonostante esistano alcuni importanti festival, la musica del periodo barocca rimane piuttosto in ombra, rispetto alla musica classica e Romantica".