ll 15 marzo si celebrerà a Perugia la Giornata Nazionale Contro i Disturbi del Comportamento Alimentare

07.02.2024 11:46 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
ll 15 marzo si celebrerà a Perugia la Giornata Nazionale Contro i Disturbi del Comportamento Alimentare

Sarà celebrata anche a Perugia la XII Giornata Nazionale Contro i Disturbi del Comportamento Alimentare, che ricorre il 15 marzo, con un incontro pubblico nello stesso giorno alle ore 10 alla Sala dei Notari, nel centro storico, alla presenza degli studenti delle scuole secondarie del territorio e degli amministratori locali. La Giornata del Fiocchetto Lilla, fondata 12 anni fa, è diventata nel tempo un simbolo dell’impegno e della consapevolezza nei confronti delle problematiche legate ai disturbi del comportamento alimentare, un fenomeno molte volte sottovalutato sia da chi ne soffre che dalla famiglia. In tal senso Afas conferma, organizzando e promuovendo l’incontro che ha visto esperti e professionisti rivolgersi ai giovani in maniera chiara e approfondita, la sua vocazione che la vede impegnata in prima linea in fatto di prevenzione. Nel corso di precedenti incontri era stato ribadito che i disturbi alimentari sono patologie gravi, spesso causa di morte, ma sono patologie curabili e guaribili: l’Umbria ha costruito dal 2003 una rete di eccellenza radicata nel territorio, che si compone di 4 strutture, due a Todi Palazzo Francisci e Nido della Rondine dedicate a trattamento di Anoressia e Bulimia in età evolutiva ed adulta, il Centro DAI di Città della Pieve dedicato al trattamento dell’Obesità e del Disturbo da alimentazione incontrollata e infine il Centro DCA Ambulatoriale di Umbertide che accoglie soprattutto bambini e preadolescenti con disturbi selettivi dell’alimentazione. «Quella del prossimo 15 marzo sarà una giornata che mi vedrà ancora molto emozionata – ammette Giorgia Bellini Life Coach, EMCC e Fondatrice del progetto “Corabea” – perché io stessa ho sofferto di disturbi alimentari. Nove anni fa sono stata ricoverata a Palazzo Francisci e trovarmi ora dall’altra parte, a parlare ai giovani spiegando che si può guarire, è esempio concreto che molto si può fare. Raccontare cosa avviene serve infatti a sensibilizzare i giovani ma dovrebbe essere di supporto anche alle famiglie per interpretare i sintomi e capire quando è necessario chiedere aiuto". La giornata del 15 marzo sarà ancora l’occasione per affrontare varie tematiche legate al problema dei disturbi del comportamento alimentare come l’aumento del numero dei pazienti in seguito al lockdown e lo stato dell’arte dell’assistenza in Italia che vede regioni dove l’assistenza è garantita (Veneto, Umbria, Lombardia) e altre dove non ci sono invece centri di assistenza, obbligando così le famiglie a veri e propri viaggi della speranza. Tra gli argomenti affrontati ci sarà anche quello dei social network che, negli ultimi anni, sono stati un potente veicolo di diffusione del disturbo tra i giovani: un confronto necessario su quello che è il loro impatto sulla psiche dei più giovani, poiché diventare consapevoli che siamo quotidianamente esposti a modelli di bellezza irrealistici può essere un primo, concreto, passo verso la cura di sé.