La pesca sportiva per lo sviluppo economico e turistico del Trasimeno

“Lo sviluppo turistico e quindi economico
dell’area del Trasimeno potrebbe avere un fortissimo impulso
dall’attività della pesca sportiva, per questo è auspicabile un
protocollo d’intesa tra l’Unione dei Comuni del Trasimeno, Regione e
Associazioni. Necessaria maggiore vigilanza e sorveglianza ambientale, ma
anche un regolamento più snello rispetto ai prelievi. Allargare zone di
pesca ‘no kill’ per attrarre pescatori da tutta Europa. L’Umbria
dispone di specchi d’acqua molto importanti ed attrattivi che andrebbero
però meglio valorizzati”.
Sono questi i passaggi principali, emersi oggi nel corso di una audizione a
Palazzo Cesaroni, promossa dalla Seconda e Terza Commissione (in seduta
congiunta), alla quale sono state invitate le associazioni del settore ed i
Comuni del Trasimeno.
La riunione, presieduta dai due presidenti, Eros Brega e Attilio Solinas ha
registrato numerosi interventi di rappresentanti di associazioni, oltre che
del neo sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali, che ha parlato
anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni del Lago. L’audizione era
stata sollecitata dal consigliere Giacomo Leonelli (Pd) dopo aver
partecipato, nello scorso mese di aprile, ad una iniziativa promossa dalle
associazioni di pesca sportiva Fiop Fipsas a Passignano. E alla conclusione
degli interventi, tutti i consiglieri presenti hanno concordato sul fatto che
la pesca sportiva può davvero rappresentare un importante sviluppo economico
e sociale per il territorio. Per questo, lo stesso presidente Solinas ha
assicurato che la Commissione avvierà un approfondimento sulle varie
tematiche, a partire dal marketing territoriale oltre alle questioni
ambientali e legislative connesse alla pesca sportiva. L’impegno sarà
dunque quello di predisporre un documento di indirizzo (Risoluzione) da
presentare in Aula.
Interventi Francesco RUSCELLI (Direttore Fiops): “La pesca sportiva è
legata fortemente al mondo economico. In Italia ci sono circa 3milioni di
pescatori ‘sportivi’ che muovono quasi 3 miliardi di euro. Il settore
della pesca sportiva va approfondito anche e soprattutto con interlocutori
istituzionali. Anche in Umbria va sottoscritto in fretta un protocollo
d’intesa che possa agevolare la pratica dell’attività e valorizzi un
settore che rappresenta un importante elemento di marketing territoriale e
sociale”. Antonio GIGLI (vicepresidente nazionale Fipsas): “I pescatori
rappresentano le sentinelle dell’ambiente. Dall’attività della pesca
sportiva può partire un forte rilancio del territorio. Chiediamo un dialogo
diverso con le istituzioni, una sinergia maggiore tra tutti i soggetti
interessati”. Sergio SCHIAVONE (Fipsas): “È necessario prevedere una
maggiore vigilanza, oggi insufficiente dopo lo smantellamento delle Province.
Noi siamo disponibili a garantire il servizio, legandolo alla concessione
delle acque. Passaggio conseguente ad una rivisitazione della normativa
regionale”. Giampaolo CAPPONI (Magica pesca): “Il Trasimeno ha bisogno di
una maggiore e di una più efficiente sorveglianza. Si verificano situazioni
di bracconaggio. Il Trasimeno ha un potenziale economico fortissimo e con una
pesca sportiva ben organizzata si potrebbe raggiungere una grandissima
crescita. Per migliorare la funzione del lago è auspicabile prevedere ampie
zone per la pesca ‘no kill’, situazione che potrebbe attrarre pescatori
da ogni parte d’Europa”. Michele SANTICCIOLI (Bass division asd):
“Quella della pesca sportiva è un’attività da valorizzare, per questo
è importante prevedere investimenti in proposito. Siamo, di fatto,
sentinelle ambientali e per questo continuiamo a chiedere quei maggiori
controlli che oggi mancano. La pesca sportiva porta un turismo
destagionalizzato perché può essere praticata in ogni periodo dell’anno.
Serve un regolamento più snello rispetto ai prelievi”. Mirco UZZOLI (Grifo
pro anglers): “Spesso il Trasimeno sembra un far west. Sono assolutamente
necessari maggiori controlli ed interventi verso chi disprezza le regole”.
Daniele CAPEZZALI (Presidente provinciale Perugia Fipsas): “Non bisogna
sottovalutare il fenomeno del bracconaggio. Serve un maggiore controllo
sull’attività della pesca. La mancata vigilanza rappresenta un problema
prioritario. Il pescatore è il primo a rispettare la natura. La pesca va
vista come sviluppo socio-economico”. Sandro PASQUALI (Sindaco di
Passignano sul Trasimeno): “Il binomio pesca/turismo rappresenta
un’importante risorsa economica per il territorio. Da un lato bisogna
lavorare in sinergia tra istituzioni e associazioni per la tutela della
salvaguardia delle acque, sia per quanto riguarda i livelli che
l’inquinamento, dall’altro sulla salvaguardia dell’ambiente
circostante. Come Unione dei Comuni assicuriamo la nostra disponibilità,
certi di trovare le forme opportune di intervento. Confrontarci poi con la
Giunta regionale e con le Commissione dovrà essere un compito di tutti, con
l’obiettivo di sottoscrivere un protocollo d’intesa che possa tutelare
l’associazionismo, ma anche la Regione e gli stessi Comuni”.