In attesa di sapere come saranno le sagre dal 15 luglio, ma... è guerra con i ristoranti

04.07.2020 09:06 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
In attesa di sapere come saranno le sagre dal 15 luglio, ma... è guerra con i ristoranti

«Al momento la nostra stima è che quest’anno in Umbria si svolgerà solo il 20% delle sagre rispetto al normale. Ma visto la stagione che stiamo affrontando il nostro obiettivo è quello di difendere con forza queste manifestazioni a partire dal 2021». Francesco Fiorelli, presidente delle Unione pro loco dell’Umbria, è in attesa - come scrive La Nazione - di conoscere quali saranno le linee guida per le sagre che il governo stabilirà dal 15 luglio. Nell’incontro di una settimana fa infatti la Regione Umbria ha però tracciato una linea: la durata non sarà superiore a 4 giorni. Questa sarebbe la base su cui muoversi – che sarà sancita con una ordinanza della governatrice Donatella Tesei, al termine di una mediazione effettuata dall’assessorato allo Sviluppo economico che soddisfa i ristoratori, ma non placa le tensioni tra le due categorie. Già, perché Fiorelli ci tiene a dare qualche numero sulle sagre che si svolgono ogni anno nel Cuore Verde. I dati elaborati sull’indagine della Cgia di Mestre, svela infatti come in Umbria nel 2018 ci siano state 342 sagre, a cui hanno partecipato circa 928mila persone, che hanno mosso l’impegno dei volontari per 137.500 ore e che hanno generato una spesa di 13 milioni di euro, attivando un valore della produzione che sommando l’effetto diretto, indiretto e dell’indotto, raggiunge circa 40 milioni, con un effetto moltiplicatore pari a 3. Cifre impressionanti, che rendono l’idea di quanto questo movimento sia significativo non solo dal punto di vista sociale. «Sono numeri che danno un’idea precisa dell’impatto che hanno le sagre sull’economia regionale – spiega Fiorelli –. Ed è chiaro che la cancellazione provocherà ’danni’ economici e disagi di non poco contro. Quest’anno erano state presentate solo 15 domande al momento – ricorda Fiorelli –, proprio a causa del coronavirus, ma siamo fiduciosi che con la concessione di tempi più brevi per richiedere le autorizzazioni, molte potranno partire già prima di Ferragosto». Il presidente Unpli dell’Umbria ribadisce che «gli attacchi da parte dei ristoratori debbono cessare una volta per tutte. La devono finire di dire che noi siamo quelli sporchi, brutti e cattivi. Vorrei far notare che senza le sagre ad esempio – continua – , i commercianti locali subiscono perdite notevoli e siamo certi che nelle piccole comunità dove le sagre verranno organizzate, la collaborazione con gli stessi ristoratori potrà attivarsi al meglio». Aspetto che Fipe-Confcommercio respinge con forza, a testimonianza che la «pace» tra sagre e ristoranti, è ben lontana da essere sigliata.