Diventa un caso nazionale la maratonina di Capanne dopo la denuncia di Sauro Mencaroni: stesso percorso... ma quest'anno 20 e non più 21 km

26.02.2020 16:30 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Diventa un caso nazionale la maratonina di Capanne dopo la denuncia di Sauro Mencaroni: stesso percorso... ma quest'anno 20 e non più 21 km

Sta diventando un caso nazionale la denuncia di Sauro Mencaroni relativa alla mezza maratona di Capanne del prossimo 29 marzo. Del caso se ne occupa ora anche Podisti.net con il punto di Fabio Marri.

Il nostro calendario, come tanti altri, per l’ultima domenica di marzo registra la “Stramarzolina” di Capanne indicandone la distanza in “Km 20 – 9”. Sarebbe vano cercarla tra le mezze maratone, appunto perché la distanza è inferiore a quella canonica; in altri calendari leggiamo invece “Maratonina km 20”, che non è una definizione proprio ortodossa; e il sito Atleticainumbria scrive decisamente “km 4/10/21,097”.
Ma il volantino della nostra gara recita “Corsa podistica di km 20,00”. Mentre quello del 2019, per la stessa manifestazione, aveva un’altra distanza: “Corsa podistica di km 21,00”, cioè (se trascuriamo i decimali), quasi una canonica “mezza”.
Esce ora un documento di Sauro Mencaroni, presidente dell'Atletica Capanne organizzatrice della gara (http://www.atleticacapanne.it/eventi), sul motivo di questa dicitura modificata.
Faccio seguito a tanti (podisti, presidenti di società etc.) che mi hanno chiesto delucidazioni sul fatto che il volantino della 34a Stramarzolina riporta ‘percorso KM 20’. Preciso che ho scritto percorso 20km, su richiesta del responsabile del Comitato FIDAL Umbria delle corse su strada, Patrizio Lucchetti, ma in effetti il percorso della Stramarzolina 2020 - Corsa Podistica di Capanne è lo stesso delle precedenti 33 edizioni cioè 21 e rotti, da misurazione ed omologazione effettuata 4/5 anni or sono. Ora la Federazione Italiana di Atletica Leggera per fare cassa ha stabilito che una mezza che non sia messa sul calendario Nazionale, addirittura non si può chiamare né mezza-maratona né maratonina se non si paga la relativa quota di euro 1.700 circa, più un euro a concorrente. Ora ditemi voi: come può fare a sopravvivere una gara di circa 300 concorrenti se non facendo pagare 25/30 € a concorrente? Per me non è giusto "tassare" così i podisti, pertanto la mia gara non sarà omologata dalla Fidal come mezza (anche se farà parte del Grand Prix Fidal) ma di questo a me non importa, visto che il tracciato storico non consente di fare grossi tempi. Ma dove sta scritto che io non posso chiamarla mezza-maratona? Secondo me è ora che tanti organizzatori che sono nella mia stessa condizione si ribellino e dicano la loro su tale argomento!
P.S. la quota per la Stramarzolina di quest'anno è di € 15,00 con premi per TUTTE le categorie della Fidal, cioè 5 anni x 5 anni, e anche su questo sarebbe ora di fare chiarezza: non va bene che alcune gare, anche con tanti concorrenti, prevedano 2 cat. o al massimo 3 per le donne, e [una sola] da 60 in poi per gli uomini. Scusatemi per lo sfogo, ma credo che sia ora di farci sentire (noi organizzatori).

Abbiamo già dibattuto varie volte, l’anno scorso e fino al 4 gennaio di quest’anno (https://www.podisti.net/index.php/commenti/item/5530-maratone-e-mezze-2019-running-o-falling-project.html ) la questione della pretesa della Fidal di arrogarsi l’esclusiva delle gare sulle distanze più prestigiose. Senza voler tornare su questioni di diritto, basta quantificare i risultati monetari di queste operazioni, e pure l’effetto dell’uscita dalla federazione di tante organizzazioni, oppure i vari escamotages adottati per allestire delle maratonine de facto e non de iure. La Stramarzolina è solo l’ultimo caso. Chissà se tra i tanti (??) aspiranti alle cariche della prossima Fidal ci sarà anche chi si porrà realisticamente il problema se conviene emanare norme che non si riesce a far rispettare, o scendere dal pero, o meglio dalla alta turris eburnea del Palazzo, per guardare alla realtà del podismo amatoriale stando a livello stradale.