Allarme all'ospedale di Perugia! Settanta operatori positivi al Covid-19! Che fare?

03.02.2021 19:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Allarme all'ospedale di Perugia! Settanta operatori positivi al Covid-19! Che fare?

Scrivono Erika Pontini e Sara Minciaroni su La Nazione che hanno raggiunto il preoccupante numero di settanta gli operatori sanitari positivi al Covid19 — tra medici e infermieri - all’interno dell’ospedale di Perugia che sta affrontando la terza ondata della Pandemia e, rispetto al picco di ottobre-novembre, lo deve fare con i camici bianchi in malattia. Ora si ipotizza a causa della ’variante brasiliana’ che potrebbe essere entrata nella struttura ospedaliera passando dal Reparto ’pulito’ di Nefrologia. La maggior parte dei contagiati tra i sanitari avevano ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer: qualcuno anche alla seconda ma l’immunizzazione avviene dopo 7-10 giorni dalla seconda iniezione. Ieri il direttore generale Marcello Giannico ha riunito l’Unità di crisi aziendale e i capi Dipartimento. Il personale Al bando per anestesisti e rianimatori che è scaduto ieri si sono presentati solo in 10 (7 specializzandi del terzo anno e tre specialisti). In attesa della Commissione per selezionare gli infermieri (arrivate 400 domande per le 4 Aziende) si procederà all’assunzione di personale dalle liste degli interinali mentre si sta procedendo all’assunzione di venti medici internisti, i reparti più coinvolti, oltre alle terapie intensive. Ma dal summit delle ultime ore dovrebbe arrivare l’indicazione di arruolare subito anche medici a gettone. I posti letto Il Santa Maria sta tornando alla dotazione di 110 posti letto Covid come da ‘Piano di contenimento’ ma a ieri - secondo il dashboard - ne risultavano occupati 109 (senza considerare i 10 dell’Osservazione breve del pronto soccorso). Le terapie intensive Covid torneranno a quota 27 (13 e 12 nelle due unità ‘1’ e ‘2’ e due dell’area ‘Tipoc’). Diciassette sono già occupate e, dato di ieri, l’Umbria è al 45% dell’occupazione dei posti letto di Intensiva. Sarà riaperta la cosiddetta ‘Onco-Covid’ (12/14 posti) , rimodulata la Medicina interna (‘Pirro’) e la Pneumologia tornerà area Covid. Sarà riaperto anche il Reparto dei ’grigi’, pazienti ricoverati in attesa del secondo tampone negativo. In uno dei blocchi operatori della Stecca Trancanelli sono stati ricavati 8 posti di Intensiva. Una rivoluzione che comporterà il blocco dell’attività chirurgica programmata e lo stop agli ambulatori, andando nuovamente a incidere sulle patologie croniche e allungando le liste d’attesa che si cercava di recuperare nei mesi di bassa tensione. Arcuri e l’ospedale da campo Ieri sono iniziati i lavori per l’installazione del modulo-Arcuri con 10 posti di Intensiva che dovrebbe arrivare lunedì e sarà utilizzato immediatamente perché di più semplice accesso rispetto all’ospedale da campo della Regione, pronto, ancora non consegnato all’ospedale. Le misure Da ieri mattina sono scattate le misure straordinarie per frenare il contagio a cominciare dal blocco della piastra dei servizi: stop agli interventi chirurgici d’elezione e, entro breve gli ambulatori. Accesso vietato a familiari (potranno consegnare eventuali beni personali tra le 12 e le 13 al personale infermieristico) e caregiver mentre gli operatori della sicurezza sono stati trasformati in ‘sentinelle’ Covid con il compito di verificare che non si formino assembramenti nelle aree comuni come alle macchinette del caffè e che vengano rispettate scrupolosamente le indicazioni. Il personale dovrà indossare la mascherina Ffp2, una per ogni turno (la direzione ne ha acquistate 60mila con affidamento diretto dopo l’impugnazione al Tar della gara bandita a livello regionale). Una stretta importante decisa poco prima che dall’Iss arrivasse l’indicazione della variante brasiliana.