Il suo nome è Timothy Nocchi, ma lo chiamavano "Batman"

All'interno dell'AC Perugia Calcio Museo è andata in scena la presentazione del neo portiere biancorosso Timothy Nocchi. Spiegaci le sensazioni e le modalità della trattativa che ti ha portato qui.
“Sono orgoglioso di essere al Perugia e ben consapevole dell’importanza di vestire questa maglia. La mia trattativa è durata circa una settimana, diciamo dal momento della partenza di Elezaj”.
Torni nuovamente in serie B.
“Per me è una grande opportunità, non pensavo di tornare in questa categoria così presto e voglio dimostrare che posso starci, al momento penso solo ad allenarmi bene per far vedere alla società che ha fatto la scelta giusta. Ho fatto il primo anno di serie B nella Juve Stabia ma ero giovane e ho accusato le pressioni, ho subìto anche la rottura del legamento crociato anteriore così sono ripartito dalla Lega Pro”.
Ai tempi di Carrara ti chiamavano Batman.
“Ho fatto qualche buona partita e mi hanno dato questo soprannome”.
La tua prima esperienza è stata alla Juve.
“Avevo 17 anni, ero aggregato in prima squadra quando mancava uno tra Buffon, Chimenti e Manninger. Ogni tanto venivo in macchina con Chiellini visto che è toscano anche lui”.
Modello a cui ti ispiri e tue caratteristiche.
“Mi piacciono l’elasticità di Julio Cesar e il senso della posizione di Neuer. Se devo indicare una mia caratteristica dico reattività”.