“Il Grifo a Perugia: tra mito, storia e modernità”: parte il nuovo progetto

È stato presentato a Palazzo dei Priori il progetto “Il Grifo a Perugia: tra mito, storia e modernità”, promosso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale di Perugia e curato da Luana Cenciaioli. L’obiettivo è raccontare la storia del Grifo, simbolo per eccellenza della città, dalle sue origini fino all’età moderna, attraverso numerose iniziative aperte a tutta la cittadinanza. Con mostre, visite guidate, itinerari urbani, convegni, attività ludico-creative il tema sarà esplorato offrendo un viaggio coinvolgente tra arte, archeologia, leggenda e identità civica. Hanno partecipato Elena Ranfa, presidente del Consiglio comunale, Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Umbria, la consigliera Francesca Pasquino in rappresentanza della Provincia di Perugia, l’archeologa Cenciaioli. Presenti, tra gli altri, anche il prorettore dell’Università degli studi Francesco Asdrubali, la direttrice Tiziana Caponi e Samuele Ranucci del Manu, nonché esponenti dell’associazionismo cittadino e numerosi consiglieri comunali tra cui il vicepresidente Edoardo Gentili. Sono stati illustrati gli eventi in calendario fino a settembre 2025, quando, con l’apertura della scuola, saranno coinvolti anche le alunne e gli alunni delle primarie grazie a uscite didattiche a tema (“Caccia al Grifo”). Per gli appuntamenti previsti a ottobre e novembre le date saranno comunicate successivamente. Diverse le sedi che ospiteranno le iniziative: Museo archeologico nazionale dell’Umbria, Palazzo della Provincia, Galleria nazionale dell’Umbria, Villa del Colle del Cardinale, la sede della Società operaia di mutuo soccorso, Museo Laboratorio di tessitura a mano “Giuditta Brozzetti”, Archivio di Stato. Il primo appuntamento è al Manu in concomitanza con le celebrazioni ufficiali del XX Giugno: alle 17 si inaugura, con accesso gratuito al museo, la mostra diffusa “Il Grifo a Perugia dalle urne alle medaglie”, che durerà fino al 31 luglio, a cura della direttrice Tiziana Caponi, Samuele Ranucci e Luana Cenciaioli.
Si prosegue il 4 luglio (ore 16) con un focus sulla storia del Grifo del Palazzo della Provincia e visita guidata nelle sale affrescate.
Dal 24 al 26 luglio i musei nazionali dell’Umbria (Gnu, Manu, Villa del Colle del Cardinale) aprono le porte per “I giorni del Grifo” prevedendo in ogni data visite guidate (gratuite previo acquisto del biglietto di ingresso) in due turni.
In programma anche percorsi guidati in centro storico sempre sulle orme del Grifo (26 luglio e 21 agosto).
Il 23 settembre si inaugura la seconda mostra di questa prima parte del calendario: “Perusia dicta est quasi Gryphonia. Il grifo nelle carte d’archivio” all’Archivio di Stato, a cura della direttrice Cinzia Rutili e Anna Alberti.
“L’idea, che nasce per volontà dell’Ufficio di Presidenza condivisa con tutto il Consiglio – ha detto la presidente Elena Ranfa – è stata quella di mettere a sistema una serie di iniziative intorno al tema del Grifo, creatura mitologica e simbolo della città. Tante sono state le adesioni di enti, associazioni università, fondazioni che hanno pienamente compreso lo spirito di questo progetto: far ritrovare la città tutta intorno a un segno identitario forte che ha caratterizzato la storia ma anche la vita sociale, culturale ed economica di Perugia. Nell’arco di cinque mesi si articoleranno una serie di eventi, convegni e momenti ludico-ricreativi che coinvolgeranno cittadini e cittadine alla riscoperta del Grifo in tutte le sue declinazioni. Un programma vario e articolato – conclude Ranfa – che ogni giorno si sta arricchendo di nuove proposte capaci di coinvolgere un pubblico sia di esperti che di curiosi, ma soprattutto le nostre ragazze e i nostri ragazzi per far crescere in loro un legame sempre più solido con una città che vuole essere sempre più inclusiva e vuole valorizzare i tanti talenti, risorse ed energie che la animano e la rendono straordinaria”.
“I Musei Nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei nazionali Umbria – ha poi spiegato il direttore Costantino D’Orazio – partecipano con soddisfazione a questa iniziativa molto sentita dalla comunità cittadina, valorizzando nei propri musei le innumerevoli opere e reperti con iconografie prodotte in diversi orizzonti cronologici e culturali, legati indissolubilmente alla città di cui il grifo è simbolo. La Galleria Nazionale dell'Umbria, il Museo Archeologico Nazionale di Perugia e la Villa del Colle del Cardinale parteciperanno con visite guidate e con una mostra diffusa a questa importante iniziativa”.
“I simboli – ha affermato la consigliera della Provincia di Perugia Francesca Pasquino – sono elementi fondamentali nell'appartenenza di una città. Rappresentano valori, ideali e identità che uniscono le persone e danno senso di appartenenza. Centocinquanta anni fa venne issato in cima al palazzo della Provincia il Grifo. Quest’anno celebriamo il XX Giugno insieme al Comune di Perugia narrando alla città la storia del Grifo che all’interno del palazzo istituzionale della Provincia viene riprodotto in vari angoli. Un simbolo anche dell’ente in virtù di un’autorizzazione concessa da Vittorio Emanuele III, documento che sarà esibito il 4 luglio”.
“L’idea di parlare e approfondire il tema Grifo – ha infine spiegato Cenciaioli - è nato dopo la scoperta di due urne cinerarie etrusche trafugate e poi recuperate dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale nel 2013 a Perugia, nella zona di Elce. Le urne avevano raffigurato il Grifo sulla cassa in travertino. Di rappresentazioni con il Grifo etrusco non ce ne sono moltissime e ho deciso di approfondire lo studio. Da qui l’idea di organizzare vari eventi per fare sapere ai perugini, e non solo, che il Grifo non è solo quello medievale del Comune. Spero che questo progetto sia ben accolto e susciti interesse. Ringrazio il Comune per averlo accolto e tutti gli enti e le associazioni coinvolte che hanno aderito con entusiasmo”.
Cenni storici sul simbolo del Grifo
a cura di Luana Cenciaioli
Il Grifo, creatura mitica dalle origini antichissime - Simbolo del Comune di Perugia, il Grifo, come spiegato dalla curatrice, è una creatura fantastica con corpo di leone e testa d’aquila, le cui radici affondano nella mitologia del Vicino Oriente, attestata già dal II millennio a.C. Compare in diverse civiltà antiche: dall’Egitto alla Grecia, dalla Russia all’Etruria, da Roma fino alla cristianità. Emblema del potere divino, guardiano delle divinità, incarnazione di perfezione e forza, la leggenda del Grifo si sviluppa attraverso i miti mesopotamici, fenici e babilonesi. Secondo Aristea di Proconneso, abitava la lontana Scizia, tra il Caucaso e l’India, nella regione dell’Altai (oggi repubblica autonoma della Russia), dove custodiva l’oro del Nord lottando contro gli Arimaspi, mitici abitanti del luogo. Alcune fonti lo descrivono come una creatura colossale, tre volte più grande di un leone: un solo colpo della sua zampa bastava ad abbattere uno stallone adulto, mentre il becco d’aquila gli permetteva di squarciare la preda in un attimo.
Il Grifo nell’arte e nella simbologia antica - Il Grifo è molto presente nell’arte etrusca, in particolare durante il periodo orientalizzante, spesso raffigurato accanto a leoni e sirene. Nell’ambito perugino, la sua iconografia è diffusa soprattutto nelle urne funerarie, dove appare da solo o in combattimento con figure umane. In epoca romana assume il ruolo di simbolo di potere e apoteosi, presente in numerose decorazioni, come nella celebre corazza dell’Augusto di Prima Porta. Con la cristianizzazione, pur mutando contesto, non perde il suo significato simbolico: durante il Medioevo resta custode delle tombe e accompagnatore delle anime (psicopompo), come testimoniato dalle decorazioni su vari sarcofagi.
Il Grifo e Perugia: un legame secolare - È nel Medioevo che il Grifo diventa il simbolo per eccellenza di Perugia, rappresentando potere, protezione, coraggio e saggezza. Viene adottato ufficialmente dal Comune, insieme al leone, e impiegato nelle cerimonie pubbliche con paramenti decorativi. Dal 1277, la sua immagine appare su tutti i documenti e gli atti ufficiali. La sua presenza è attestata anche in ambiti araldici e numismatici, come su monete, medaglie e numerosi monumenti pubblici e privati: portale maggiore di Palazzo dei Priori, chiesa di San Giovanni del Fosso, statua di Papa Giulio III, Collegio del Cambio e della Mercanzia, dove protegge simbolicamente i tesori cittadini. Il legame tra Perugia e il Grifo si consolida ulteriormente nel 1916, con una delibera comunale che ne definisce ufficialmente forme, colori e caratteristiche.
Il Grifo oggi: simbolo vivo della città - Il Grifo continua a vivere nel tessuto urbano e culturale di Perugia. Compare in architetture storiche, stemmi, loghi di aziende come Perugina, nei tessuti Brozzetti, nelle ceramiche artistiche e persino nella squadra di calcio cittadina. È un simbolo potente, ricorrente anche nei dipinti dei palazzi storici, che rappresenta l’identità e l’orgoglio della comunità. Sebbene Perugia lo abbia reso proprio più di ogni altra città, il Grifo figura anche tra i simboli ufficiali di altre città italiane come Narni, Genova (entrambe di origine bizantina) e Montepulciano.