Cari podisti, ecco cosa dovrete fare dal 4 maggio quando tornerete ad allenarvi seriamente... (ve lo dice Orlando Pizzolato)

21.04.2020 09:46 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Cari podisti, ecco cosa dovrete fare dal 4 maggio quando tornerete ad allenarvi seriamente... (ve lo dice Orlando Pizzolato)

Questo il consueto intervento settimanale dell'ex campione di corsa e di maratona Orlando Pizzolato. "Credo che solo 30 podisti su 100 siano riusciti ad allenarsi regolarmente; certamente con il condizionamento del poco spazio, della monotonia del fare innumerevoli giri, o passare ore e ore sul tapis roulant. Quando scrivo “allenarsi regolarmente” intendo il mantenimento di un discreto livello di efficienza aerobica, logicamente non la ricerca della massima condizione fisica come prima della quarantena. Del rimanente 70%, un'alta percentuale che non so definire, ha avuto solo la possibilità di tenersi attiva con varia ginnastica di rafforzamento e tonificazione, e con la percorrenza di migliaia e migliaia di scalini. Decine di sedute di potenziamento hanno di certo determinato lo sviluppo di un buon tono muscolare, situazione che mai si verifica nel corso della regolare preparazione di un podista perché manca il tempo necessario, e/o perché si presta più attenzione alle sedute podistiche. Quando, fra qualche settimana, si potrà tornare a correre liberamente, non si deve disperdere questo bel vantaggio. Dapprima ci si deve preoccupare di trasformare il tono muscolare in efficienza meccanica, perché tutto il potenziamento è stato fatto in “forma isolata”, senza ricreare il gesto della corsa. In questi casi è il sistema nervoso che viene chiamato in causa perché, se è forte la “carrozzeria”, si deve lavorare ora sulla “trasmissione”. Non è semplice trasformare la forza in azione di corsa, vale a dire in spinta, ed anche farlo bene. E' la corsa veloce che determina gli effetti specifici della trasformazione, e quando mi riferisco a velocità non intendo correre 100-200m sparati, ma in maniera rapida, grazie ad un veloce giro di gambe. Più che sul tempo di percorrenza ci si deve concentrare essenzialmente (se non solamente) sul percepire la forza che si esercita nella spinta dei piedi a terra. Non basta qualche allungo corso alla fine di alcune sedute; meglio piuttosto dedicare tempo a svolgere allenamenti di soli allunghi, arrivando anche a fare una trentina di prove di 80-100m. Cronometro e rendimento devono essere secondari alla tecnica, all'efficienza meccanica e al ricercare l'azione di spinta. Si possono fare anche 2-3 sedute la settimana di soli allunghi, finanche due consecutive. Questo perché stimoli brevi e sostenuti (come sono le prove di 100m) rappresentano un'efficace sollecitazione cardiaca. Ed il cuore ha molto bisogno di essere sollecitato perché il lungo riposo (o il basso livello di sollecitazione fatto con la ginnastica) ha ridotto la capacità contrattile. Ricordate quando avevo scritto il blog “Con il cuore in gola”? Mi riferivo proprio alla perdita di tono (riduzione dello spessore delle pareti cardiache) e quindi alla ridotta capacità di spingere il sangue in circolo verso i muscoli. Quindi, fare spesso allunghi è un'efficace modalità per far crescere l'efficienza del motore. Inoltre, numerosi sollecitazioni di 20-25” stimolano anche la produzione dei mitocondri, necessari ai muscoli per usare al meglio l'ossigeno. Ma questo aspetto richiede un altro tipo di sollecitazioni, da fare però un paio di settimane dopo la ripresa della corsa".