La "Giornata nazionale del braille" celebrata all'Università per Stranieri di Perugia
Ha riscosso grande interesse il convegno promosso dall’Unitre (Università delle tre età) di Perugia a Palazzo Gallenga in occasione della diciassettesima giornata nazionale del braille. L’evento, con il patrocinio dell’Università per Stranieri, del Comune di Perugia e dell’Associazione Nazionale Unitre - Università delle Tre Età, e il sostegno della Fondazione Perugia, è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Scolastico Perugia 4.
L’obiettivo dell’incontro, dedicato al tema dell’inclusione, era riflettere sull’importanza del linguaggio braille e sulla comunicazione correlata. Per l’occasione, infatti, sono sati mostrati alcuni libri, manufatti preziosi e multimaterici, che Unitre ha donato alla biblioteca dell’Istituto Comprensivo Perugia 4.
Lo spunto per il convegno, così come il titolo, è venuto anche dal prestigioso risultato conseguito da Elisa Bigini, insegnante del Comprensivo Perugia 4, con “Tutto inizia da un puntino”, volume che ha conquistato il primo premio a un concorso internazionale.
Nel corso del convegno agli interventi dei relatori si sono alternati alcuni apprezzati momenti musicali a cura di Donatella Carlotti, pianista e concertista.
A portare i saluti, in avvio di giornata, per il Comune di Perugia sono stati gli assessori Margherita Scoccia (urbanistica), Edi Cicchi (politiche sociali) e Leonardo Varasano (cultura).
Tutti e tre hanno posto l’accento sull’importanza del tema dell’inclusione su cui l’Amministrazione comunale è impegnata da tempo con politiche ed azioni che interessano l’attività e la competenza di più assessorati. L’obiettivo di queste progettualità complesse, tenuto conto della particolare conformazione della città di Perugia, è di migliorare la qualità della vita dei cittadini, con particolare attenzione riservata alle categorie più fragili, ossia anziani, bambini e disabili. In questo contesto grande apprezzamento è stato espresso dai membri della giunta perugina per l’Unitre, struttura che si rivolge a tutte le età tanto da essere diventata punto di riferimento per molti; un luogo, quindi, dell’intergenerazionalità e del vivere comune, temi fondamentali per una città che vuole dare le stesse opportunità a tutti, diventando sempre più inclusiva.
Ecco perché il convegno proposto rappresenta un utile momento di riflessione su questo prezioso strumento di comunicazione, il Braille, e sulle specifiche forme di editoria tattile e multi sensoriale volte ad aprire possibilità diverse di conoscenza, non solo a ipovedenti ma anche a bambini e adulti che non hanno problemi visivi.
Una riflessione che focalizza l’interesse su due temi: da un lato quello generale dell’accessibilità e dall’altro quello più specifico della lettura, valore che accomuna tutti i cittadini. Non a caso il Comune di Perugia è attivo anche su questo versante, con azioni mirate finalizzate a garantire l’accessibilità alla lettura per tutti.
E’ un fatto di civiltà – hanno detto – su cui si sta operando, ma sul quale molto ancora si può e deve fare.
Viste le premesse ecco spiegata l’importanza della giornata internazionale del braille, una iniziativa che “urla” contro l’indifferenza, chiedendo maggiore attenzione per tutti, in particolare i più deboli e fragili, anche tramite strumenti come il braille. Questa giornata, dunque, è un utile momento di sensibilizzazione nei confronti delle persone non vedenti e dell’esigenza di investire in tutti gli strumenti che, come il braille, rendono possibile l’inclusione sociale e l’accesso alla conoscenza da parte di tutti. Momenti come questo ci portano a riaffermare l’impegno a lavorare tutti insieme per prevenire ogni discriminazione, favorire l’inclusione e garantire la partecipazione alla vita della comunità.
“Includere, avvicinare, educare in un contesto che non lasci indietro nessuno, sono questi i principi legati all’universal design, che stiamo sviluppando anche attraverso strumenti fondamentali come il PEBA (piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche), approvato di recente dall’attuale Amministrazione”.
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Unitre, come ricordato da Gustavo Cuccini, presidente emerito di Unitre Nazionale e direttore dei corsi e attività culturali di Unitre Perugia, “è un’associazione di promozione sociale, del Terzo Settore, no profit, basata sul volontariato e intesa a svolgere un ruolo di formazione permanente sul territorio, fedele al concetto di solidarietà e dialogo intergenerazionale. Vanta quasi 400 sedi sul territorio nazionale collegate fra loro dall’Associazione Nazionale Unitre. La sede di Perugia – ha proseguito - da 42 anni opera attivamente con iniziative di carattere socio-culturali e una presenza attiva sul territorio nelle scuole, negli ospedali, nelle residenze protette, in collaborazione con l’università, le istituzioni musicali e culturali e in piena sintonia con le amministrazioni locali”.
I DATI
Nato più di due secoli fa il linguaggio braille conserva tutta la sua utilità anche nel contesto contemporaneo e può essere riconosciuto come una delle più grandi invenzioni della storia. Nel nostro Paese il 2,2 per cento della popolazione soffre di patologie legate alla vista e lo 0,3 per cento è affetto da cecità totale. Numeri che da soli ribadiscono l’importanza di un metodo di scrittura e lettura riconosciuto a livello internazionale. Il braille, in cui sono trascritte quasi 300 lingue, si presta a usi molto variegati anche in settori specialistici come la musica e l’informatica ed è stato integrato in tastiere, stampanti e altri dispositivi tecnologici.
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Dopo i saluti istituzionali, il convegno si è concluso con gli interventi dei tecnici, coordinati da Fabio Gallina, dirigente dell’Istituto comprensivo Perugia 4.
A prendere la parola sono stati: Elisa Bigini dell’istituto Comprensivo Perugia 4 che ha relazionato su “quando i punti non chiudono frasi ma aprono mondi”, Francesca Piccardi (Centro di consulenza Tiflodidattica di Assisi) che ha parlato di “valore ed evoluzione del braille per l’accesso alla cultura. Il ruolo dei libri tattili illustrati”, Moira Sannipoli (Università degli studi di Perugia) su “La lettura come dispositivo di equità: visione ed intrecci possibili” ed infine Ilenia Filippetti dirigente dell’U.O. servizi educativi e scolastici del Comune di Perugia che ha relazionato sul tema “la lettura per l’inclusione di adulti e bambini”.