"Storie dalla Loggetta al Sopramuro": giovedì a Perugia si presenta il libro di Rino Fruttini e Nora Malfagia

Alla presentazione, oltre agli autori, interverrà Leonardo Varasano, consigliere comunale e già assessore alla cultura del Comune di Perugia. Il focus, la sintesi di questo lavoro, vuole significare l’immaginazione della storia nei secoli, a rendere vitale nei suoi eventi una vecchia piazza di Perugia, con i suoi contorni di vissuto cittadino, avviluppato in agglomerati di pietre,lievitate in sapienti architetture d’arte e di cultura spalmate nei secoli. Dire “Piazza del Sopramuro” è come citare un sinonimo: “Piazza del mercato” o “Piazza delle erbe e dei pomi ”, o volgere un richiamo alla sua faticosa e ardita evoluzione architettonica nei secoli, se non anche ad un “locus” di ritrovi, appuntamenti, nel dispiego di quotidiane consuetudini “mercatistiche”. Lo scrutarne con discrezione , dietro le persiane della loggetta, prospiciente la piazza, le evoluzioni dei costumi delle sue genti, di pari passo con il gli stati di avanzamento secolari delle sue strutture architettoniche in divenire è stato utile, per ricomporre la storia e la cultura della nostra città, mediante quattro episodi, quattro racconti nello scenario della Piazza del Sopramuro, in epoche molto diverse. La storia non si evolve per salti, ma secondo l’evoluzione di fenomeni di crescita delle idee e la sedimentazione della loro realizzazione nella comunità perugina. Gli Autori, con alcuni racconti, l’hanno immaginata nello svolgersi in epoca etrusca, quella fondativa di Perugia, per passare poi a quella rinascimentale, delle grandi opere d’arte di Pietro Vannucci, detto il Perugino patrocinate dalla Chiesa, nel suo incostante asseverato dominio. La comunanza di due botteghe del Sopramuro , prima da parte del divin pittore, Pietro Vannucci detto il Perugino, con il suo laboratorio, e poi , a distanza di tre secoli, da uno speziere-farmacista di metà ottocento, Beniamino Tei, hanno consentito il passaggio storico, dallo Stato Pontificio a quello Sabaudo.
Infine un racconto a tonalità da romanzo giallo, vissuto in periodo pre fascista, ha consentito agli Autori di calarsi nel clima rovente degli anni di preparazione della marcia su Roma e dell’avvento della dittatura fascista, insieme a molti attori ritrovati in quella avventura, della quale pochi avrebbero immaginato gli epigoni, solo pochi lustri di tempo da allora trascorsi.
Dopo una stagione di lavoro di oltre cinquanta anni, Rino Fruttini ha ritrovato il suo talento di scrittore, iniziato con il giornale di liceo e con editoriali su La Nazione e il Messaggero. I suoi libri, ora al tredicesimo, tutti premiati, fra i quali: “La Saga del “Burchia”,“Quasi come Forrest Gump”, “Lamberto, ragazzo perugino del ’99. Legionario alla yoga, con Gabriele D’Annunzio a Fiume nel ‘19,”,“Caro Vittoro ti scrivo”, “Lo sguardo e il destino. Una spy story della Grande Guerra”. “Il ritorno di Godot nella 5th avenue”, “ Le avventure di un perugino in Australia” ; “Né io son per anche un manzoniano”: “Augusto lemmi, un artigiano della moda “ e “Advertising Robot” sono le sue più recenti fatiche. Poi si è appalesata alla sua creatività una ventata di giovanile esuberanza. E’ sopraggiunta la fertile narrazione , frutto della penna di Nora Malfagia, sua giovanissima nipote studentessa, pianista in erba. Dall’età di 11 anni fornisce al nonno Rino interessanti spunti. Oltre al presente lavoro, vi sono altre tre opere a lei ascrivibili: “Il giallo di Nora: i gioielli de la Macarena e il flamenco blues”; “Annie e Robert il naufragio del Titanic ne sconvolse la vita ”; “Cape Canaveral: la narrazione d’un astronauta”.