Confermato il Daspo di 10 anni ad un tifoso del Perugia: obbligo di doppia comparizione ad ogni gara del Grifo

Non potrà assistere a partire di calcio sino al 2034. La Cassazione ha confermato il Daspo per 10 anni nei confronti di un tifoso del Perugia emesso il 19 marzo di quest’anno a seguito degli scontri tra gruppi di tifosi del Perugia. Il tifoso è stato raggiunto dal provvedimento del questore di Perugia “in relazione a episodi di violenza non posti in essere nel contesto di manifestazioni sportive, ma a causa delle tensioni tra tifoserie in occasione dell’erroneo riconoscimento di una persona come appartenente “alla opposta fazione” e aggredito “mentre era all’interno della propria vettura” da un gruppo di tifosi, tra cui il destinatario del Daspo, “ripreso dal cellulare di un passeggero e riconosciuto dagli aggrediti”. Secondo i giudici di Cassazione è corretta la ricostruzione del gip che ha confermato il provvedimento, laddove evidenzia “la sussistenza di numerosi precedenti penali per lesioni personali, rissa, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire la propria identità, molestia o disturbo alle persone, oltraggio a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere in occasione di manifestazioni sportive, calunnia, autocalunnia, spaccio di stupefacenti”. Dagli atti emerge, inoltre, che il tifoso aveva già ricevuto due Daspo nel 2005 e nel 2013 “a dimostrazione di una particolare spinta aggressiva” scrive il gip nell’ordinanza. Per la Cassazione, quindi, il ricorso è inammissibile e oltre al versamento di 3mila euro alla Cassa delle ammende, si conferma “l’obbligo di comparizione presso il comando Carabinieri o Polizia di Stato” del tifoso “in occasione di ogni incontro di calcio del Perugia (entro i primi 10 minuti e prima degli ultimi 10 minuti di gioco per le partite in casa ed entro 20 minuti dall’inizio della partita per quelle in trasferta), per la durata di anni dieci”.