"Accuse false" Leonardo Covarelli "Fatte solo legitttime operazioni di compravendita" Dino De Megni "Io assolutamente estraneo ai fatti"

In relazione all'arresto di Leonardo Covarelli e Dino De Megni, entrambi ai domiciliari, i due oggi hanno respinto le accuse attraverso il loro difensore, l'avvocato Giovanni Spina. "Covarelli - ha detto il legale - rivendica la piena legittimità del suo comportamento che si sostanzia in ordinarie e regolari operazioni di compravendita immobiliare. De Megni è invece addirittura estraneo alle operazioni". Normale che la città di Perugia sia sconvolta. Sono stati infatti arrestati questa mattina l'ex presidente di Pisa e Perugia, Leonardo Covarelli, e l'ex direttore generale di entrambe le società, Dino De Megni. Una notizia piombata a nel capoluogo umbro in conseguenza all'attuazione dell’operazione condotta dalla guardia di finanza di Roma, su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sulle procedure per l'acquisto della clinica Ruesch del capoluogo campano. I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, coordinati dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli, e dal sostituto Giovanni Conzo, hanno anche eseguito nei confronti dei sei indagati, un sequestro di beni per equivalente pari a oltre 9 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono ville e immobili (anche di valore storico) a Bologna, Pisa, Perugia e Roma, oltre a numerosi terreni nella provincia di Cosenza. Agli indagati vengono contestati i reati di riciclaggio e reimpiego di denaro di illecita provenienza, intestazione fittizia di valori, falso in bilancio, formazione fittizia di capitale, tutti aggravati dalla trans nazionalità. Gli indagati - secondo gli inquirenti - avrebbero usato società con sede in Austria, Germania e Gran Bretagna, sui cui conti correnti sono stati accumulati capitali sottratti dal fallimento della San Pio S.a.s. società del settore alberghiero. Secondo l'ipotesi accusatoria, i capitali frutto della bancarotta fraudolenta, successivamente, sono stati trasferiti in Italia per tentare l'acquisto del capitale della nota clinica partenopea "Ruesch" attraverso due società immobiliari, la "Iniziativa 2003" e la "New Glen srl". Appunto, De Megni, padre di Augusto, noto per esser stato rapito nel 1990 e poi tornato alla ribalta divenuto celebre per aver vinto la sesta edizione del Grande Fratello, è stato arrestato in quanto amministratore unico della società immobiliare New Glen srl. Tra gli arrestati c'è anche il commercialista romano Umberto Flesca Previti, nipote dell'ex ministro Cesare Previti