Il Castel Rigone fa rivivere il mito della Longobarda e tutta Italia... ne parla

23.10.2013 19:01 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Daniele Mosconi (nella foto) - Editorialista Tuttolegapro.com
Il Castel Rigone fa rivivere il mito della Longobarda e tutta Italia... ne parla

Prima di iniziare questo editoriale chi scrive ha avuto modo di ascoltare le affermazioni del presidente del Castel Rigone, Brunello Cucinelli a ridosso della vittoria della sua squadra contro il Tuttocuoio. In questa conferenza stampa il patron del club umbro ha motivato la decisione dello "shampoo" (leggi strigliata) a Di Loreto con queste parole: "Di Loreto ha fatto la formazione l'opposto della strategia fatta". Ascoltando il presidente degli umbri ci è tornato alla mente il film "L'allenatore nel pallone". E' una parodia del calcio, ma quella pellicola ha trovato la sua attualità nelle parole di Cucinelli. Nel finale del film, il presidente della Longobarda intima a Oronzo Canà (Lino Banfi) di "perdere per retrocedere". Alla fine avviene ciò che tutti sanno: la Longobarda vince, con Canà che contravviene alla direttiva presidenziale facendo entrare Aristoteles e il licenziamento è cosa fatta. Fatte le debite proporzioni, l'analogia con il Castel Rigone è nell'atteggiamento che Cucinelli ha nei confronti dei suoi dipendenti. Chi scrive ama ancora il rispetto dei ruoli, sarà perché ne ha viste tante di "entrate a gamba tesa" che preferisce sempre non confondersi: il presidente fa il presidente e l'allenatore è pagato per fare le sue scelte. Fine dei giochi. Quando uno travalica il ruolo dell'altro, si creano motivi per scompensi che poi portano a decisioni che lasciano sconcertati. Un'ultima cosa: una volta gli allenatori venivano licenziati per una sconfitta o per una serie di risultati negativi. Nella hit parade entra il licenziamento per "una bugia". Non c'è più religione.