Società di calcio siete pronte alla rivoluzione? Dal primo luglio 2024 tutti i giocatori saranno liberi

23.08.2023 08:26 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Società di calcio siete pronte alla rivoluzione? Dal primo luglio 2024 tutti i giocatori saranno liberi

Dal primo luglio 2024 scatterà la rivoluzione per le società sportive, perché, con l’abolizione del vincolo sportivo per gli atleti, ha portato con sé una rivoluzione epocale. Anzi, per qualcuno letale. La nuova norma non può che far felici i calciatori sotto i sedici anni e le loro famiglie, liberi alla fine di ogni stagione sportiva di accasarsi dove tira il mercato, e non dispiace ai club professionisti, che hanno mani sempre più libere per riempire i loro settori giovanili a costo zero, facendo leva, sovente, sulle ambizioni dei genitori e sul fascino della società blasonato. Ma è un drammatico boomerang per chi forma, chi investe e spende per la crescita e nella formazione di ogni calciatore, proprio nell’ottica di monetizzare in caso di passaggio della sua “creatura” a un club di categoria superiore. E incide anche sulla politica di molte squadre dillettantistiche, quella di crescere i ragazzi per la propria prima squadra, che sia la serie D o a terza categoria. Le società non potranno più fare programmazione per attività di qualità e investire in allenatori qualificati, strutture, pulmini, senza la prospettiva di un ritorno economico, chi potrà più permetterselo? Alcuni meccanismi di riconoscimento del lavoro delle società di base esistevano già (anche se ritenuti spesso insufficienti o inadeguati); ora, con la riforma, cambiano. Molto in peggio, a sentire le voci di chi sta sui campi. Il vecchio “premio di preparazione” è diventato “premio di formazione”. Ha l’obbligo di corrisponderlo chi sottopone il calciatore al primo tesseramento biennale alle cosiddette società formatrici. Ovvero quelle in cui il calciatore ha trascorso il suo passato sportivo tra i 10 e i 21 anni.