Per il nodo di Perugia abbattute 4400 piante su 4 ettari di bosco per realizzare una nuova galleria di 600 metri

04.09.2023 19:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Per il nodo di Perugia abbattute 4400 piante su 4 ettari di bosco per realizzare una nuova galleria di 600 metri

Interviene il Coordinamento “Sciogliamo il Nodo di Perugia”. Siamo costretti a smentire e a rispondere ancora una volta ad un attacco gratuito nei nostri confronti avvenuto mezzo stampa. Tutte le nostre affermazioni sono sostenute da documenti ufficiali… anche in questa occasione. Una premessa doverosa: siamo un Coordinamento di oltre 25 Associazioni ed imprese chiamato “Sciogliamo il Nodo” sostenute anche da una petizione che raccoglie oltre 15.000 firme. Luigi Ercolani ha definito il Nodo “una visione”. Dobbiamo ammettere che questa definizione inquadra bene il “grande bluff” di Melasecche che promette il Nodo, dai costi proibitivi, per giustificare il Nodino, altrimenti inutile per il traffico di Perugia. Oltre un miliardo di euro nel 2011. Documentazione 1 Che rapportati al costo attualmente previsto per il Nodino, passato da 200 a 490 milioni, diventerebbero circa 2,5 miliardi di euro.

Luigi Ercolani dichiara che 2,5 chilometri del Nodino sono in Galleria sotto la collina di Collestrada eliminando qualunque interferenza con la superficie. QUESTA È UN’ENORME FALSITÀ. Il progetto definitivo prevede un primo tratto di oltre 600 metri in galleria artificiale con sbancamenti profondi fino a 20 metri e larghi oltre 30 e un tratto definito “con protesi”. Il tutto dentro la Zona Speciale di Conservazione. Il che significa abbattere oltre 4400 piante di oltre 30 anni di età su oltre 4 ettari di terreno boschivo. Per realizzare il tratto con “protesi” oltre ai sbancamenti del terreno verranno infissi 1157 pali diametro 120 cm e profondi 15 metri, in piena zona ZSC e a pochi metri dalla zona Habitat. Documentazione 2 3 e 4

Inoltre il profilo del Collina subirà una inaccettabile modifica in quanto l’ingresso della galleria è a quota superiore all'attuale strada di accesso al borgo medioevale (strada Ospedalone San Francesco), tanto superiore da prevederne nel progetto la cancellazione per sostituirla con un percorso solo pedonale a gradoni. Documentazione 5
Luigi Ercolani sostiene inoltre che il progetto definitivo ha dedicato molta attenzione ai problemi di impatto.
Per smentire questa affermazione basta ricordare le decine di osservazioni e prescrizioni espresse nei pareri redatti dai tecnici del Comune e della Provincia di Perugia. Nei suddetti pareri vengono messi in evidenza i problemi da risolvere sull’inquinamento acustico, la non assoluta permeabilità alla fauna del tratto che insiste nella piana del Tevere, essendo in rilevato, il disagio dovuto alle 11 aree di cantiere (quello a Collestrada ricade in zona con vincolo Paesaggistico), il grave pericolo di interferenza della galleria con le sorgenti in galleria (la Stessa ANAS ammette interferenza lineare sulla falda freatica tra il km. 4,6 e il km 6,6) e tanto altro ancora. Documentazione 6

Luigi Ercolani cita il numero di mezzi che verranno intercettati dal Nodino omettendo di riferire quanto affermato dalla stessa ANAS che ha espressamente dichiarato: “Con il solo scenario 2 (nodino), non ci sono modificazioni di sorta sul raccordo autostradale Bettolle-Perugia, sia per i mezzi leggeri che pesanti” Documentazione 7

Luigi Ercolani sostiene che con il completamento del Nodo si risolve il Problema delle code nella tratta congestionata, mentre negli studi del traffico la diminuzione sul viadotto Volumni sarà dell’11% Documentazione 8
Luigi Ercolani sostiene che dopo il parere positivo del Ministero Ambiente per l’appalto manca solo il finanziamento.
In realtà questo parere ancora non è di pubblico dominio e ancora deve essere organizzata la conferenza dei servizi con tutti gli Enti interessati, la dichiarazione di pubblica utilità e gli espropri. Documentazione 9

Per concludere ricordiamo ai cittadini umbri che gli enormi disagi di pochi giorni a causa dei recenti lavori sulla E45 saranno amplificati, non per giorni, ma per anni durante gli eventuali lavori per la realizzazione del “Nodino”.