Con il Cuore nel Nome di Francesco: ancora un successo l'idea dei Frati del Sacro Convento di Assisi

07.06.2024 15:46 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Luca Uccellini
Con il Cuore nel Nome di Francesco: ancora un successo l'idea dei Frati del Sacro Convento di Assisi

Da 22 anni musica e solidarietà da Assisi, città di pace, sono strettamente unite per portare attraverso le note
speranze ma soprattutto aiuti ai bisognosi del mondo, ed è stato così anche giovedì sera 6 giugno grazie a
Con il Cuore nel Nome di Francesco, la serata benefica di solidarietà promossa dai Frati del Sacro Convento di
Assisi, che appunto da più di venti anni aiuta chi soffre e chi si trova in difficoltà in ogni angolo della terra. “In
questo momento la solidarietà è la risposta a quella parte di mondo indifferente al dramma della guerra", ha
affermato padre Enzo Fortunato, coordinatore dell'evento “da Assisi - ha aggiunto - vogliamo rispondere con
un appello per la pace e il prendersi cura dei fratelli e delle sorelle in difficoltà”. Condotta come sempre da
Carlo Conti, l’edizione 2024 di “Con il Cuore Nel Nome di Francesco” trasmessa in diretta su Rai 1 e su Radio
1, ha visto la presenza di grandi artisti della “vecchia generazione” come I Nomadi, che hanno aperto la serata
con uno dei loro brani cult “Dio è morto” scritto nel 1965 da Francesco Guccini e inciso nel 1967 appunto dai
Nomadi, che venne censurato dalla Rai mentre fu trasmesso regolarmente dalla Radio Vaticana, Orietta Berti,
Ricchi e Poveri, Fausto Leali insieme a quelli della “nuova generazione”, come The Kolors, Maninni, Enrico
Nigiotti e ancora Gaia Di Fusco e il tenore Giuseppe Gambi che si sono esibiti nei loro principali brani di
repertorio coinvolgendo il tantissimo pubblico che riempiva il prato antistante la Basilica Superiore di San
Francesco, maestoso palcoscenico dell’evento, pubblico coinvolto anche emotivamente dalle tante
testimonianze portate da chi ogni giorno è a contatto con chi soffre in ogni parte del mondo, frati e suore
impegnate in prima linea in aiuto alle persone in difficoltà, in questo caso molto toccanti sono stati
specialmente i racconti di chi oggi vive la guerra tra Israele e Palestina come suor Nabila Saleh, direttrice della
Scuola del Rosario a Gaza, coinvolta nei bombardamenti in corso nella Striscia che ha lanciato con gli occhi
lucidi un forte appello affinchè tutti lavorino per la pace, come padre Ibrhaim Faltas, vicario della Custodia di
Terra Santa a Gerusalemme, che ha evidenziato come la situazione a Gaza, in Cisgiordania, sia veramente
drammatica, e l’unica soluzione sia il “dialogo”, dialogo tra due popoli, e la comunità internazionale deve
intervenire concretamente, non solo a parole, per far si che attraverso il dialogo si risolva il problema: “tutti
i potenti hanno detto -ha proseguito padre Ibrhaim- che la soluzione sono due stati, Israele e Palestina, e
attraverso il dialogo si deve arrivare a questo”. Grazie al cuore grande degli italiani la serata è stata un
successo, oltre che di ascolti televisivi e radiofonici, di donazioni fatte al numero solidale 45515 che poi sarà
attivo fino al 30 giugno prossimo: come importo hanno già superato quanto raccolto lo scorso anno.
Quest’anno destinatari delle donazioni saranno come sempre le Mense Francescane operanti in Italia e le
famiglie italiane in difficoltà, oltre ad aiuti umanitari ai civili colpiti in Terra Santa, in totale saranno 22 i
progetti delle Missioni Francescane sostenuti in 11 diversi Paesi che oltre all’Italia sono Gaza e Betlemme,
Haiti, India, Venezuela, Burkina Faso, Kenia, Tanzania, Romania, Libano e Benin singolarmente illustrati con
tutti i dettagli sul sito www.conilcuore.info. E anche quest’anno il maestro tintore Claudio Cutuli è stato al
fianco delle missioni francescane con il Foulard della Solidarietà realizzato con un filato di ortica e colori
naturali, in cui ha rappresentato “San Francesco che riceve le stimmate”, diciannovesima delle ventotto scene
dipinte da Giotto tra il 1290 e il 1295 all’interno della Basilica Superiore che raffigura appunto il momento in
cui san Francesco riceve le stimmate a La Verna da Gesù, che ha l’aspetto di un angelo serafino. Un
appuntamento importante questo di Assisi, una serata dal significato profondo, che come i fasci di luce dei
riflettori che illuminavano la scena, vuole portare luce e speranza nelle tante zone buie del mondo.