Per Luigi Repace tutto da rifare! Accolto il ricorso di Stefano Palazzi contro l'assoluzione! Ora ci sarà un nuovo processo sportivo

17.04.2015 20:59 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Per Luigi Repace tutto da rifare! Accolto il ricorso di Stefano Palazzi contro l'assoluzione! Ora ci sarà un nuovo processo sportivo

Va rifatto il processo sportivo contro Luigi Repace e gli altri membri del direttivo regionale umbro della Federcalcio in merito alla realizzazione del campo da calcio di Prepo, visto che è stato accolto il ricoro del Procuratore Federale Stefano Palazzi. Questa la comunicazione della Federcalcio. “La Corte Federale D’Appello a Sezioni Unite presieduta dal dott. Gerardo Mastrandrea, accogliendo il ricorso del Procuratore Federale, ha annullato la decisione di improcedibilità rinviando al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare per l’esame di merito il procedimento a carico del presidente del Comitato Regionale Umbria Luigi Repace e di altri cinque consiglieri del Comitato Regionale LND-FIGC dell’Umbria all’epoca dei fatti (Carlo Emili, Naldino Forti, Giuseppe Palmerini, Roberto Lombrici e Mario Cicioni) “per aver concorso tra loro a formare e per aver sottoscritto due appendici ai verbali di riunione del Comitato Regionale Umbria (verbali n. 8 del 29/03/2008 e n. 9 del 29/04/2010, il solo sig. Mario Cicioni limitatamente a quest’ultimo verbale) da ritenersi non veridici in quanto difformi per contenuto, modalità e tempo alla realtà effettiva che invece volevano diversamente attestare, con l’aggravante della finalità illecita e del clamore avuto dalla vicenda, comportante danno all’immagine della FIGC”.
La Corte, vista la pronuncia sul ricorso sopra citato, ha disposto la sospensione dell’altro procedimento a carico di Repace, che era stato prosciolto dal Tribunale Federale Nazionale in merito al deferimento per aver “posto in essere comportamenti non conformi alle buone regole di gestione della vicenda sul finanziamento ottenuto dalla Regione Umbria per la realizzazione di un impianto sportivo, quali la disordinata e carente tenuta della contabilità nonché l’utilizzo dei fondi per scopi diversi al momento della effettiva erogazione e comunque non attinenti allo scopo vincolato per il quale era stato concesso, tutti comportamenti da considerarsi fra loro collegati e finalizzati unitariamente all’irregolare ottenimento dei fondi ed irregolare utilizzo degli stessi, procurando così un danno all’immagine della struttura federale interessata ed esponendola al rischio di ripetizione del contributo ottenuto”.