"Una vergogna, il calcio non è per le donne": detto all'arbitro, costa 10 giornate di squalifica!

12.09.2021 15:14 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Una vergogna, il calcio non è per le donne": detto all'arbitro, costa 10 giornate di squalifica!

Nel calcio purtroppo succede anche questo. Episodi che si vorrebbero estranei non solo allo sport, ma alla vita di tutti i giorni. Una maxi-squalifica di 10 giornate a un calciatore di prima categoria che al termine di una gara di Coppa Primavera ha rivolto insulti sessisti all’arbitro donna. E’ la sanzione inflitta dal giudice sportivo della Lega Dilettanti, Figc Umbria al giocatore Adrian Florin Pistinciuc. L’arbitro è Diletta Ciommei, mentre la partita è San Gemini Sport-Real Avigliano, terminata 3 a 2, giocata nei giorni scorsi e valida per la Coppa Primavera di prima categoria. Il giudice sportivo della Figc Umbra, l’avvocato Marco Brusco scrive che «Al termine della gara – si legge nel comunicato della Lnd dell’Umbria, che riporta le motivazioni della squalifica -, dopo aver stretto la mano all’arbitro in maniera sarcastica, il giocatore del Real Avigliano proferiva al suo indirizzo reiterati insulti sessisti, dichiarando di vergognarsi del fatto che un arbitro donna potesse aver diretto una sua partita. Nonostante i compagni di squadra cercassero di allontanarlo, proseguiva con gli insulti invitando la predetta a smettere di arbitrare in quanto il calcio non è per le donne». Sulla sua pagina social - come scrive puntualmente Stefano Cinaglia su La Nazione - l’arbitro Ciommei pubblica un post che, senza mai citare direttamente l’episodio, rappresenta una replica a quanto accaduto. «Porto sia i tacchi che i tacchetti - si legge nel post -. Posso correre come un uomo. Posso far rispettare le regole a ventidue persone contemporaneamente. Posso decidere se fischiare o meno. Posso farlo e so farlo. So farlo perché studio e mi alleno e non perché sono uomo o donna»