Una giornata di grandi emozioni! Il Papa ha incontrato 500 poveri a Santa Maria degli Angeli

12.11.2021 19:21 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Luca Uccellini
Una giornata di grandi emozioni! Il Papa ha incontrato 500 poveri a Santa Maria degli Angeli

Davanti alla Porziuncola Papa Francesco ha incontrato Francesco, lo ha incontrato nei 500 poveri provenienti da ogni angolo della terra che si sono ritrovati all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli oggi 12 novembre in un incontro che ha anticipato la quinta Giornata Mondiale dei Poveri che si celebrerà domenica prossima 14 novembre. L’arrivo di Papa Francesco sulla piazza della Basilica è avvenuto con un po' di ritardo in quanto subito dopo l’atterraggio dell’elicottero papale il Pontefice si è recato ad Assisi in visita alle suore di Santa Chiara. Ad accogliere Francesco sul sagrato della Basilica di Santa Maria degli Angeli il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, il presidente della Conferenza Episcopale Umbra, monsignor Renato Boccardo, il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, la sindaca di Assisi Stefania Proietti, il ministro generale dei frati minori padre Massimo Fusarelli e il custode della Basilica, padre Massimo Travascio: prima dell’ingresso in Basilica il Papa ha ricevuto da tre poveri il mantello ed il bastone del pellegrino. Dopo un breve momento di preghiera all’interno della Porziuncola, Papa Francesco ha preso posto sulla sedia papale ad ascoltare le testimonianze: ad aprire gli interventi una giovane coppia francese, poi un ex detenuto spagnolo di Toledo, quindi un polacco con un passato di droga che oggi aiuta chi con la droga ha a che fare, ancora la testimonianza di Farzaneh, ragazza afghana che è riuscita a fuggire dal suo Paese dove però ha lasciato la sua famiglia, ancora una coppia afghana e poi Mariana, donna rumena costretta sulla sedia a rotelle che ha raccontato tra i singhiozzi le sue disavventure. Dopo una breve pausa di una decina di minuti l’intervento di Papa Francesco “..siamo qui oggi proprio per imparare da ciò che ha fatto San Francesco”. Ricalca forte il termine accoglienza “..Accogliere significa aprire la porta, la porta della casa e la porta del cuore, e permettere a chi bussa di entrare. E che possa sentirsi a suo agio, non in soggezione, no, a suo agio, libero”. Racconta come è nata l’idea della Giornata dei Poveri “Un’idea nata in modo un po’ strano, in una sagrestia. Io stavo per celebrare la Messa e uno di voi – si chiama Étienne – lo conoscete? Étienne mi ha dato il suggerimento: “Facciamo la Giornata dei poveri”. Io sono uscito e sentivo che lo Spirito Santo, dentro, mi diceva di farla. Così è incominciato: dal coraggio di uno di voi che ha il coraggio di portare avanti le cose”. E qui il Papa ringrazia per la sua presenza il cardinale francese Philippe Barbarin, ex arcivescovo di Lione che ha affrontato un processo con l’accusa di copertura di abusi dal quale è stato completamente scagionato “..lui è fra i poveri, anche lui ha subito con dignità l’esperienza della povertà, dell’abbandono, della sfiducia. E lui si è difeso con il silenzio e la preghiera”. Ha poi proseguito lanciando una sorta di appello ”… È tempo che ai poveri sia restituita la parola, perché per troppo tempo le loro richieste sono rimaste inascoltate. È tempo che si aprano gli occhi per vedere lo stato di disuguaglianza in cui tante famiglie vivono. È tempo di rimboccarsi le maniche per restituire dignità creando posti di lavoro. È tempo che si torni a scandalizzarsi davanti alla realtà di bambini affamati, ridotti in schiavitù, sballottati dalle acque in preda al naufragio, vittime innocenti di ogni sorta di violenza. È tempo che cessino le violenze sulle donne e queste siano rispettate e non trattate come merce di scambio. È tempo che si spezzi il cerchio dell’indifferenza per ritornare a scoprire la bellezza dell’incontro e del dialogo. È tempo di incontrarsi. È il momento dell’incontro. Se l’umanità, se noi uomini e donne non impariamo a incontrarci, andiamo verso una fine molto triste”. E ha concluso cogliendo dalle parole delle testimonianze un grande senso di speranza, e ancora, resistere “..avere la forza di andare avanti nonostante tutto, resistere ad ogni tentazione di lasciar perdere e cadere nella solitudine e nella tristezza, resistere vuol dire trovare dei motivi per non arrendersi davanti alle difficoltà, sapendo che non le viviamo da soli ma insieme, e che solo insieme le possiamo superare”. “Grazie ai poveri che aprono il cuore per darci la loro ricchezza e guarire il nostro cuore ferito”. Dopo un intenso momento di preghiera e la benedizione del Santo Padre sono stati consegnati doni ai poveri, cinquecento zaini realizzati in caucciù naturale e biodegradabile, contenenti capi di abbigliamento, che poi si sono recati al Palaeventi di Santa Maria degli Angeli per il pranzo offerto dalla Diocesi di Assisi ed organizzato dalle Caritas umbre, mentre Papa Francesco uscendo a bordo di una Fiat 500 L dal cancello del convento, mentre una piccola folla lo attendeva dietro le transenne sulla strada a lato della Basilica, si è recato a Spello dalle suore clarisse di Vallegloria per il pranzo a conclusione di una visita privata breve ma intensa con un significato di spessore.