La storia di Daniele, che lascia il Perugia per l'Arizona! Ha scelto di continuare a giocare e studiare in America

08.05.2021 14:01 di Antonello Menconi   vedi letture
La storia di Daniele, che lascia il Perugia per l'Arizona! Ha scelto di continuare a giocare e studiare in America

Lascia il Perugia dopo essere arrivato alle soglie della prima squadra per tentare una nuova vita. Dopo 12 anni di settore giovanile nel Perugia, Daniele Cerbini, perugino Doc, lascia la maglia biancorossa per trasferirsi da luglio in America. Continuerà a giocare a calcio, ma studierà in Arizona, alla Embry-Riddle Aeronautical University, considerata la “Harvard dei cieli”. Ha vinto due borse di studio (accademica e sportiva) e dalla prossima stagione disputerà il campionato universitario ed inoltre studierà: sarebbe potuto diventare un calciatore professionista in Italia ma ha scelto un’altra strada. Nel finale della scorsa stagione Cerbini era stato aggregato alla prima squadra dopo aver concluso gli esami di maturità. Poi l’iscrizione alla Bocconi e il trasferimento a Milano, prima di rientrare in Umbria a causa della pandemia. Studia a distanza e ha ripreso ad allenarsi con il Perugia, facendo parte dell'organico della squadra Primavera e continuerà a farlo fino alla fine della stagione, quando partirà appunto per questo lungo viaggio. Il contatto con l’America è stato possibile tramite College Life Italia, organizzazione che si occupa di stabilire un «ponte» tra i giovani atleti e le università americane. I profili dei giocatori vengono inseriti in un database e visionati dagli allenatori dei college americani: così, nella prossima stagione, Cerbini giocherà il campionato universitario e studierà aeronautica. Certamente di lui ne risentiremo parlare. "Lo so che mi aspetta una vita completamente diversa, visto che lascerò in Italia tutte le mie certezze, dalla famiglia alla fidanzata, ma sono felice di poter portare avanti sia l’attività calcistica che lo studio, cosa che in Italia sarebbe stato difficile. Ma con il passare del tempo ho capito che non ci si può concentrare solo sul calcio, perché è sempre più difficile fare di questa passione la propria vita".