Roberto Pascucci è il nuovo presidente provinciale di Perugia del CSI

17.01.2021 17:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Roberto Pascucci è il nuovo presidente provinciale di Perugia del CSI

Tempo di assemblee elettive in casa CSI: sabato 16 gennaio 2021 si è rinnovato il Consiglio del Comitato provinciale di Perugia che è fra i venti più numerosi d'Italia. E’ Roberto Pascucci il nuovo presidente che raccoglie l'eredità di Claudio Banditelli, rimasto comunque nel direttivo.

Consiglio del Comitato provinciale del CSI di Perugia 2020/2024: Presidente Roberto Pascucci.

Consiglieri: Claudio Banditelli, Romeo Gargaglia, Paolo Martani, Emanuela Papadia, David Pecetti, Alessandro Rossi, Paolo Scarponi, Giuliana Sciuto.

Revisore dei Conti: Samuele Quadrati – Supplente: Marta Quadrati

"Abbiamo il dovere di costruire una nuova realtà, una società più giusta, più equa, più cristiana", e porre fine a una pandemia della povertà altrimenti "tutta la sofferenza sarà stata inutile". Sono state le parole di Papa Francesco che hanno suggellato la stagione delle assemblee del CSI in tutta Italia ispirandone il titolo Generare Futuro e anche per il Comitato Sportivo Italiano di Perugia è arrivata la giornata del voto per il rinnovo del Consiglio territoriale. Nell'incontro che si è svolto presso il Park Hotel di Ponte San Giovanni per ottemperare al meglio alle normative anti – covid, non sono comunque mancate le presenze degli amministratori locali, del deputato umbro Emanuele Prisco; presenti inoltre il Vescovo Ausiliare della Diocesi di Perugia - Città della Pieve Mons. Marco Salvi e il presidente del CONI Umbria Domenico Ignozza. Immancabili i vertici del CSI Nazionale: collegati via internet il presidente Vittorio Bosio e il consulente ecclesiastico Don Alessio Albertini, presente in sede invece il consigliere nazionale Alessandro Rossi. Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, non sono quindi mancati i saluti per uno degli appuntamenti più importanti della vita dell'associazione perugina. Un Comitato Provinciale che in questo anno - da tutti definito “nero” per lo sport - non si è mai arreso e nonostante lo stop arrivato nello scorso marzo delle attività, appena è stato possibile ha messo in campo molte risorse per non lasciare sole le società affiliate ma soprattutto, i più giovani. Sono stati i Centri Estivi la sfida  – vinta - per il CSI nel 2020. Nell'estate più difficile degli ultimi anni, non ci si è voluti arrendere e grazie alla collaborazione di animatori preparati (anche all'accoglienza di bambini con difficoltà), all'istituzione di un’ assicurazione ed un protocollo ad hoc e l'aiuto delle amministrazioni locali, i Centri Estivi hanno potuto dare un aiuto concreto alle famiglie e alla socialità dei più piccoli, quest'ultima particolarmente messa a dura prova dalla pandemia. Tutto ciò è stato confermato dalle parole degli amministratori presenti che non hanno lesinato ringraziamenti per il lavoro del Comitato di Perugia. Il saluto del presidente uscente, Claudio Banditelli particolarmente commosso ma certo di aver fatto un buon lavoro insieme ai suoi collaboratori: “Fare il punto oggi, non è semplice. Guardando il comitato al 12 marzo 2020, il giorno prima dello stop, lo potevamo definire un treno in corsa. Rimangono in sospeso purtroppo tanti progetti proprio a causa della pandemia: uno su tutti, l’ acquisto della sede. Ma abbiamo certezze da cui ripartire appena possibile, abbiamo saputo fare rete, siamo protagonisti nei progetti scuola e arriviamo dal successo dei campus estivi portati avanti nonostante l'emergenza. Il CSI di Perugia ha dato prova di esserci, vicino alle famiglie, in collaborazione con le associazioni sportive, partner fidato delle amministrazioni. Da queste sinergie il Comitato di Perugia deve ripartire. Personalmente il ringraziamento per aver potuto affrontare due mandati da presidente è per mia moglie, Catia senza la quale non avrei potuto dedicarmi al CSI”.

Roberto Pascucci – Neo Presidente del CSI di Perugia: “Sicuramente un bell’ impegno in questo momento così drammatico per lo sport. La mia candidatura è di sevizio al Comitato che è uno fra i venti più grandi in Italia e vuole essere un contributo per poter riprendere lo sport appena possibile. Perché lo sport ripartirà e il CSI ci sarà, pronto a dare il proprio supporto. Appena possibile torneranno i campionati, magari in maniera ridotta ma con grande attenzione soprattutto ai più giovani. Il CSI è pronto a mettere in campo investimenti anche economici per permettere e aiutare tutte le società a riprendere. Siamo stati vicino ai ragazzi soprattutto nel periodo estivo con a fianco le amministrazioni locali. C’ è sicuramente una carenza negli impianti che viene da lontano e questo momento di emergenza ha messo in risalto proprio questa difficoltà. Credo sia importante che le amministrazioni intervengano e si faccia rete fra i soggetti coinvolti. La mia presidenza, in tempi duri e difficili, dovrà ripartire da un punto “zero” con la convinzione però dell’ importanza dello sport nella società: dai giovani alla terza età.”

Vittorio Bosio – Presidente Nazionale CSI: “Grazie per questi quattro anni: avete e abbiamo fatto cose importanti. Siamo fermi da un anno ormai e questo ci mette in difficoltà. Non posso fare previsioni ma ci sarà una ripartenza: ora abbiamo una luce in fondo al tunnel come il vaccino e quando tutto questo finirà, del CSI ci sarà bisogno. Servirà però un CSI pronto, serviranno costruttori- ora parola in voga- ma noi ci riferiamo al richiamo di Papa Francesco “ai costruttori di pace”: uomini e donne con il cuore grande, come richiede la nostra attività. Per mettersi in gioco adesso serve coraggio: bisogna davvero voler bene al CSI, ai ragazzi e servirà ancora più attenzione nella ripartenza alle società sportive. Accoglienza è la parola che guida tutto il movimento e sono contento delle parole del Mons. Salvi perché è vero che a volte basta sapersi ascoltare per tornare a collaborare; auspico proprio per questo un rapporto duraturo anche con la Diocesi. Auguro a tutti voi buon lavoro e da parte mia, la disponibilità ad esserci sulla strada dello sport educativo.”

Domenico Ignozza – Presidente CONI Umbria: “E’ il peggior momento dello sport. La pandemia è sotto gli occhi di tutti ma lo sport non può rimanere fermo. Il mondo sportivo ha fatto sacrifici enormi: qualcuno ora deve dirci come mai i nostri ragazzi sono ancora fermi. Cosa possiamo offrire a questa generazione? Porto al CSI il ringraziamento del Comitato Olimpico per quanto mette in atto ogni giorno. Csi è un modello di sport per la nostra regione ma anche a livello nazionale: un modello da seguire per come riesce e come continua a credere nella centralità dell’atleta. C’è da reinventare la cultura sportiva e sono convinto che ora più che mai è necessario presidiare il territorio con la vicinanza dello sport soprattutto ai giovani. Ringrazio Claudio Banditelli e grazie CSI per gli esempi che sa dare allo sport.”

Emanuele Prisco – Membro della Camera dei Deputati: “Tengo a ringraziare il CSI per quello che ha fatto e che fa per l'Umbria. Per l’educazione delle famiglie allo sport ma anche per la tenuta sociale. Ringrazio personalmente Claudio Banditelli, presidente uscente, come amico ma anche per il suo lavoro in questi anni nel CSI, in particolare per quanto fatto durante questa emergenza Covid. Nella fase successiva ci sarà bisogno di tutto il sostegno possibile della politica al CSI. Non posso non pensare che in altri anni, in questa occasione, avremmo consegnato le coppe ai vincitori dei tanti tornei ma vediamo speranza nel futuro.”

Mons. Marco Salvi – Vescovo Ausiliare della Diocesi di Perugia-Città della Pieve: “Abbiamo subito aperto un dialogo al mio arrivo in Umbria con il CSI di Perugia perché un cammino, si affronta insieme. Lo sguardo al CSI è importante: è una testimonianza oltre la sola attività sportiva e in un momento come questo c’è da ricostruire “l’umano”. Possiamo vedere questo momento come ripresa e risorsa: è importante costruire qualcosa che dia sempre significato.”

Erika Borghesi – Consigliera Provincia di Perugia: “La Provincia è vicina al CSI è sostiene le vostre attività. Generare futuro è molto azzeccato in questo momento difficile in cui è necessario guardare a quel futuro. Sono mesi di grande difficoltà, sia per il vivere quotidiano ma anche per tante attività. Ringrazio il Comitato provinciale CSI per il lavoro svolto e auguro il meglio per il futuro, siamo consapevoli che le amministrazioni devono accompagnare le vostre attività.”

Clara Pastorelli – Assessore allo sport e commercio del Comune di Perugia: “Porto i ringraziamenti dell’ amministrazione comunale di Perugia sul cui territorio il CSI è molto attivo. Vi diciamo grazie. Quest’ anno siete stati il simbolo di quello che ci si aspetta dallo sport: capire la situazione e affrontare la ripartenza. Abbiamo visto il successo dei campus: un servizio utilissimo per le famiglie e per i giovani che ha risposto benissimo alle esigenze del territorio. Senza dimenticare i “progetti scuola” ma anche la costante vicinanza con altre associazioni come AISM. Temo il prolungamento dell’anno di fermo per lo sport: come amministrazione dovremo sfruttare questo momento per rimettere a nuovo gli impianti e lo dobbiamo fare per tutte le associazioni come la vostra che meritano luoghi sicuri per i giovani. Potremo così cogliere l’occasione per una ripartenza più forte”.

Andrea Braconi – Assessore allo sport e associazionismo del Comune di Corciano: “Sono commosso perché insieme al CSI abbiamo cercato di dare una mano soprattutto ai bambini. E’ stato bellissimo vedere in tempi di Covid proprio i bambini poter stare insieme e sarebbe stato bello poter continuare. Come amministrazione crediamo molto nello sport: stiamo per questo finendo due campi da calcio e saremo sempre a fianco del CSI”.

Don Alessio Albertini -Consulente ecclesiastico CSI nazionale: “Mi spiace non poter essere lì ma colgo l'occasione di augurare un buon lavoro al nuovo Consiglio e dirlo in questo tempo così faticoso, vale di più.
Abbiamo dato un titolo alla stagione delle assemblee, “generare futuro”: un verbo e un tempo che ci sta davanti e tutti vorremmo sapere come sarà questo tempo.  Navighiamo nella speranza di un futuro che ci deve trovare pronti: il futuro non lo si attende ma è anche quello che costruiamo. Bisogna avere questo coraggio e per farlo abbiamo bisogno di cura, di prenderci cura uno degli altri. Sappiate essere missionari della speranza per il futuro.”