Operatori della ristorazione e dell'ospitalità in Regione per far sentire la propria voce e chiedere chiarezza
“Maggiore chiarezza sui protocolli anti contagio e un confronto tecnico con Regione e soggetti controllori, monitoraggio costante del settore attraverso un osservatorio e una cabina di regia, allungamento del periodo di cassa integrazione, il riconoscimento del danno indiretto, ed un maggiore contrasto all’abusivismo”. È quanto emerso dalle audizioni di oggi del comparto della ristorazione e dell’ospitalità in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini e promossa dal capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli e dalla collega di Partito Paola Fioroni (vice presidente dell’Assemblea legislativa).
Dal quadro delineato dagli auditi l’intero comparto turistico rappresenta
problematiche e criticità che necessitano di “un piano strategico a breve,
medio e lungo termine con risorse economiche certe” (Monica
Migliorati-Faita Umbria); “Necessarie azioni a lunga scadenza, bene le
iniziative a breve messe in campo dalla Regione, ma ci spaventa il futuro”
(Andrea Sfascia-Confindustria, Federalberghi); “dopo un confronto con
Comuni e Asl rimangono ancora lacune rispetto al protocollo per la
riapertura” (Paolo Trippini-Umbria meating); “Il protocollo non deve
essere interpretativo, ma chiaro. Necessaria una maggiore informazione per
gestore e cliente” (Giobbi Zangara (Horeca Umbria uniti); “Necessario un
Osservatorio con durata biennale per il monitoraggio della situazione
economica delle attività per poter intervenire in maniera puntuale”
(Enrico Materazzo-Ospitalità Orvieto); “Spingere di più sul
riconoscimento del danno indiretto. Il bando Restart andrebbe rifinanziato
con maggiori risorse” (Simone Muccino (Confcommercio); “Necessario il
riconoscimento del danno indiretto, poi agire con strumenti importanti a
partire dalla defiscalizzazione. Servono interventi immediati altrimenti gran
parte del settore alberghiero morirà” (Simone Fettuccia-Associazione
albergatori).
Al termine della riunione, il presidente Mancini, di concerto con gli altri
commissari, ha programmato un incontro, probabilmente il prossimo venerdì 29
maggio, alla presenza degli assessori interessati, oltre ai tecnici
regionali, nel tentativo di operare una sintesi delle iniziative già
adottate dalla Regione Umbria e per rispondere nel merito dei protocolli anti
contagio. Tra i punti emersi dalle audizioni anche quello di un rafforzamento
della lotta all’abusivismo di strutture turistiche, soprattutto rispetto
alla ‘case vacanze’ e aree di sosta per i camper. Tra i dati per il
settore alberghiero è stato evidenziato che, con ogni probabilità, circa il
60 delle attività riaprirà entro luglio, il 20 per cento entro settembre,
il restante 20 per cento nel 2021.
Stefano PASTORELLI (capogruppo Lega) ha rimarcato che “è prioritario
arginare la crisi economica con ogni mezzo necessario ed ognuno deve fare la
propria parte. Abbiamo già invitato la presidente Tesei e la Giunta a
prevedere fondi speciali, anche a fondo perduto, per il settore. Sul bando
Restart ci sono troppi ‘paletti’ che vanno alleggeriti”. Paola FIORONI
(Lega) ha sottolineato l’importanza del settore per l’economia regionale
per questo “giusto pensare alle misure emergenziali, ma prevedere anche
azioni per la ripartenza del comparto permettendo agli operatori di poter
supplire alla perdite subite. La Giunta non è mai stata inerte né con le
parti sociali né con le Associazioni di categoria”. Fabio PAPARELLI (Pd)
ha tra l’altro sottolineato la necessità di “Un fondo regionale per
piccole imprese e famiglie. Il fondo Restart coprirà circa 500 imprese e non
sarà quindi sufficiente. La Regione potrà utilizzare i fondi non spesi del
FESR e FSE, circa 200 milioni di euro che possono essere immessi nel sistema
Umbria. Lavorare poi per allungare i tempi della restituzione dei prestiti
alle piccole imprese dai 6 anni previsti ad almeno 10 anni circa.
L’auspicio è che tutti facciano la loro parte compreso il Governo”. E
mentre il consigliere DANIELE CARISSIMI (Lega) ha indicato i documenti a cui
fare riferimento per l’applicazione del protocollo sicurezza e stare così
in regola con quanto previsto in materia, il consigliere MICHELE BETTARELLI
(Pd) ha definito “inqualificabile il fatto che in alcuni interventi è
stato evidenziata la mancanza di interlocuzione con la Giunta regionale,
questa – ha detto – è una questione seria. Non condivido quanto
affermato da Pastorelli rispetto ai troppi paletti del bando Restart composto
da risorse comunitarie”. Donatella PORZI (Pd) ha sottolineato
l’importanza che “la Regione prenda in considerazione l’ipotesi di
anticipare la cassa integrazione. In questo momento di grande crisi vanno
messe da parte le appartenenze politiche dando corso ad una convergenza di
energie per far uscire quanto prima l’Umbria e gli umbri da questa
crisi”. Parlando sia da politico che da imprenditore nel settore turistico,
VINCENZO BIANCONI (Gruppo misto-vice presidente della Commissione) ha detto
di sentire i problemi enucleati “particolarmente da vicino” e che “le
misure in campo, sia nazionali che regionali non bastano per gli operatori di
questo settore che sono stati i primi ad entrare in crisi e saranno gli
ultimi ad uscire. Servono risorse a fondo perduto, il riconoscimento del
danno indiretto”. Il presidente della Commissione, Valerio Mancini ha
assicurato che “ogni sforzo verrà sostenuto per aiutare un settore
importantissimo per l’economia regionale come quello del turismo. Siccome
risulta evidente il perdurare della crisi, che purtroppo non si risolverà in
tempo brevi, la Commissione sarà un punto di ascolto periodico costante. Su
tutto questo si innesta anche la programmazione europea già esistente, che
in questi giorni viene regolamentata ulteriormente poiché è necessario
comprendere le potenzialità che arrivano dal quadro europeo”.