Negozi chiusi a partire dal sabato alle 14 e la domenica... "Decisione esagerata!"
“La decisione di chiudere i negozi sabato pomeriggio e domenica è esagerata. Siamo gli unici in Italia ad averlo
fatto. Facciamoli lavorare”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Marco Squarta (presidente dell’Assemblea
legislativa) ed Eleonora Pace (presidente della Terza commissione consiliare) che chiedono alla Giunta “di rivedere l’ordinanza regionale che prevede
il divieto imposto alle attività commerciali di tenere abbassate le saracinesche sabato pomeriggio e domenica”.
Per Squarta e Pace si tratta di “un provvedimento illogico, una mazzata gratuita per tutti i commercianti che, già allo stremo delle proprie forze,
non hanno la possibilità di incassare niente durante gli unici due giorni in cui avrebbero opportunità di farlo. Chiediamo di cambiare il passaggio
dell’ultima ordinanza regionale in cui si dice che ‘è vietata l’apertura dalle 14 del sabato e della giornata di domenica di ogni
attività commerciale a esclusione di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici’”. Squarta e Pace chiedono all’Esecutivo “di modificare il divieto
già per il prossimo fine settimana tenendo conto del fatto che gli esercenti già
soffrono le limitazioni degli spostamenti tra comuni imposte dalla zona
arancione. In più i commercianti si sono già dovuti adeguare alle
disposizioni che prevedono la misurazione della temperatura corporea per i
clienti, il contingentamento degli ingressi in base ai metri quadrati del
negozio e l’obbligo di far indossare mascherine Ffp2”.
“Compatibilmente ai prossimi sviluppi del quadro epidemiologico chiediamo
la possibilità di annullare questo divieto - proseguono Squarta e Pace -
chiediamo alla Giunta regionale dell’Umbria di rivedere il divieto imposto
alle attività commerciali di tenere abbassate le saracinesche sabato
pomeriggio e domenica. Ci piacerebbe comprendere i criteri che hanno mosso il
Cts a suggerire una simile decisione in quanto, secondo noi, si tratta di una
decisione illogica adottata a fronte delle varie imposizioni alle quali i
commercianti si sono adeguati sin dall’inizio senza battere ciglio. Ci
risulta che l’Umbria, regione in cui si registra un miglioramento rispetto
alle scorse settimane - concludono - sia l’unica zona arancione in cui gli
esercenti vengono obbligati a tenere chiuso e per questa ragione chiediamo di
annullare immediatamente il divieto già nel prossimo weekend”.