L'ex grifone Emiliano Frediani punta a vincere l'Eccellenza, ma la squadra a volte stenta...

10.10.2019 16:15 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
L'ex grifone Emiliano Frediani punta a vincere l'Eccellenza, ma la squadra a volte stenta...

Fino a poco tempo fa diceva la sua in zona gol. Poi è passato dietro la scrivania a reclutare giocatori, ma l'ex attaccante del Perugia Emiliano Frediani, responsabile dell’area tecnica del Badesse Calcio Lornano, il campo non l’ha del tutto abbandonato. Per gli allenamenti è facile trovarlo in mezzo ai suoi ragazzi a dispensare consigli e, soprattutto, a fare gruppo.

Il Badesse è reduce da due pareggi consecutivi. Cosa significano?
«E’ la conferma che il campionato è difficile. Lo sapevamo, ma il campo lo sta dimostrando. Sia chiaro però che nessuno pensava di poterle vincere tutte. Allo stesso tempo, siamo consapevoli di avere una squadra forte. Tutti ci aspettano al varco e noi dobbiamo essere più bravi a gestire le partite. Domenica non lo abbiamo fatto».

Cosa è mancato nelle ultime due gare?
«Un po’ di concentrazione, forse. Però, ai ragazzi non posso rimproverare niente. Si allenano sempre a 100 allora e, vederli in azione, dà l’idea della direzione che ha preso la squadra. Tutti remano dalla stessa parte. E quindi il pareggio contro il Sangimignano brucia ancora. Soprattutto per come è maturato. Quello con il Porta Romana, invece, è un punto guadagnato».

A che punto pensavi di essere oggi?
«Non mi ero fatto un’idea particolare. L’unica cosa che conta è il risultato finale. Abbiamo pareggiato due partite, ma abbiamo anche vinto le prime cinque gare stagionali e siamo l’unica squadra imbattuta del torneo. Ripeto, oggi per me è importante che i giocatori abbiano lo stesso obiettivo e non ci siano spaccature nel gruppo».

Cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto fino a questo momento?
«Faccio fatica a trovare un lato positivo solo, perché sono troppi. Sono meno contento dei gol subiti. Tanti. Però lavoriamo ogni giorno per migliorare e sono certo che il nostro staff tecnico non lascerà indietro alcun aspetto del gioco».

A Badesse sono arrivati nomi importanti, ma quanto vale il gruppo?
«A inizio stagione ci siamo dati un traguardo: la vittoria del campionato. Per ogni giocatore vincere è qualcosa di mai banale. Sia che si tratti di ragazzi che di gente esperta. Senza dimenticare che andare nei Dilettanti è un bel salto. Quindi, da persone intelligenti, sono stati bravi a trovare subito un’intesa anche se molti di loro non si conoscevano».

Una rosa così ampia e di livello rappresenta un problema?
«Con Francesco (Stazzoni, il direttore sportivo, ndr) lo avevamo messo in preventivo, perché la categoria richiedeva un investimento qualitativo e quantitativo. Non a caso abbiamo scelto un allenatore top per guidare la squadra. Giovanni Maneschi ha esperienza e soprattutto sa bene come gestire il gruppo. E poi la concorrenza è sempre un bene. Dà stimoli continui e aiuta a migliorarsi a vicenda».

Quanto aiuta la tua esperienza da calciatore?
«Io cerco di dare il mio contributo con la presenza. Ci sono passato e so che significa, però ognuno ha la sua storia. Chiaramente non mi tiro indietro per un consiglio o una parola. Per me essere un dirigente è anche questo».

Un nome portato a Badesse che ti ha reso orgoglioso?
«Tutti quelli che sono arrivati mi hanno restituito qualcosa. Con lo Stazza abbiamo guardato prima alle persone che ai giocatori. Sono un gruppo di uomini e vederli al campo è sempre un piacere. Hanno preso l’impegno con grande professionalità. E questo più di ogni altra cosa ci ripaga delle scelte fatte».

Come è il tuo rapporto con lo Stazza?
«Francesco è il nostro valore aggiunto. E come fosse una mia protuberanza, perché dove finisco io, inizia lui. Ci confrontiamo di continuo e spesso quando guardiamo le partite distanti, le nostre visioni poi coincidono. Insomma, ho trovato un fratello maggiore».

Come si riparte domenica?
«Mettendo in campo gli attributi. Nessuno ci regala niente e per di più in un campionato difficile come questo. Ci vuole un pizzico di cattiveria in più, perché lasciare le partite in bilico è sempre un rischio. Comunque, la squadra sa bene quello che deve fare per ritrovare i tre punti».

Come lo vedi il Badesse a maggio?
«Chi mi conosce sa bene che sono scaramantico e quindi a maggio ve lo dico».