Dal Governo le prime indicazioni che il 18 aprile niente riaprirà, ma se ne riparlerà solo più avanti
Sembra lontanissimo il ritorno alla normalità. Da quanto si legge sulla stampa è confermato che il 3 aprile verranno prorogate le disposizioni in atto fino al 18 aprile. Come ha lasciato intendere il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia in un'intervista a SkyTg24 e di cui riprendiamo i contenuti, dopo quella data eventualmente si discuteranno i criteri per la riapertura, fermi restando alcuni divieti e limitazioni. Il governo avrebbe già individuato quali saranno le ultime strutture a riaprire: discoteche, bar, ristoranti, cinema e teatri. Insomma, tutto l'intrattenimento e lo svago. Se riapertura ci sarà, insomma, una vita normale nel breve periodo è un miraggio. I primi a riprendere la loro attività saranno gli imprenditori della filiera alimentare e farmaceutica. Inoltre, fino al termine dell'epidemia, vi saranno misure strettissime per chi torna dall'estero. A Pasqua, inoltre, confermata la serrata e verranno intensificati i controlli delle forze dell'ordine per impedire che si esca di casa o si resti fuori dalla propria abitazione più del consentito. Dopo il 18 aprile, gli ultimi a riaprire saranno i luoghi ove è più difficile mantenere le distanze: discoteche, bar, pub, palestre, piscine e sale giochi. Forse verrà concessa la riapertura a qualche negozio fermo restando le distanze di un metro e la possibilità di entrare uno alla volta. Per quel che riguarda la riapertura di parrucchieri e centri estetici si guarderà l'andamento del contagio: si tratta di attività che hanno maggiore priorità ma ad alto rischio, poiché il contatto diretto con la clientela è ineludibile. Ovvio che, a questo punto, continua ad essere impossibile da ipotizzare la data del rientro a scuole dei ragazzi e dei bambini.