C'è il rischio di un seconda ondata di coronavirus, ma sarà comunque tutta un'altra storia
Solo tre morti, il minimo da febbraio, ma nuovi casi che raddoppiano in tre giorni e toccano quota 386 (+97). Scrive La Nazione che salgono anche i ricoverati con sintomi (+17) e quelli in terapia intensiva (+9). È quanto basta per allarmare il Comitato tecnico scientifico (Cts) che fa trapelare «preoccupazione per l’evoluzione della curva: il trend dei contagi è in crescita ed esiste il rischio che la situazione possa sfuggire di mano». I focolai osservano i tecnici, sono piccoli e circoscritti (solo 4 regioni con oltre 18 casi) con i principali cluster che sono d’importazione: ben 159 dei 386 nuovi positivi, come dire il 40%, vengono da fuori. La Francia ha 1.377 nuovi casi e 16 morti. La Germania 690 casi e 6 morti, la Gran Bretagna 846 e 38 morti, il Belgio 673 casi, la Polonia 615. La Spagna ha 1.229 nuove infezioni da Coronavirus, superando le 1.000 per il secondo giorno consecutivo. Sono oltre 400 i focolai attivi. In tutto il paese è scattato l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici, comprese le strade. Male anche la Romania, che tocca un nuovo record, 1.356 nuovi contagi. In Olanda (+342) l’obbligo di mascherina nei luoghi più affollati è stato adottato da Amsterdam e Rotterdam, anche se le autorità nazionali si limitano a raccomandarne l’uso. In Italia le criticità sono circoscritte in Veneto, Sicilia, Lazio e Friuli. La situazione è particolarmente delicata in Veneto (+200 casi in 2 giorni) e specialmente nella provincia di Treviso.