Undici anni fa Marcello ci lasciò portandosi via quel calcio fatto di poesia, fascino, passione e signorilità che oggi non esiste più

09.07.2019 20:36 di Antonello Menconi   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Undici anni fa Marcello ci lasciò portandosi via quel calcio fatto di poesia, fascino, passione e signorilità che oggi non esiste più

Era un mercoledì e quel 9 luglio del 2008 fu una data triste ed indimenticabile per un calcio che oggi non esiste più, fatto di fascino e poesia, di passione e signorilità, condito da tante vittorie e bel gioco, mai banale e sempre emozionante. Quel giorno di nove anni fa morì Marcello Pasquino, allenatore di Paola trasferitosi a Perugia per amore, che ci lasciò all'età di è 61 anni, dopo aver lottato per mesi e mesi contro un male incurabile. Un personaggio che non dimenticheremo mai e che vogliamo ricordarlo non solo in panchina, anche con il suo immancabile sigaro nelle lunghe passeggiate del lunedì mattina in Corso Vannucci, a Perugia. Al suo fianco da sempre Antonio Alessandria, allenatore che fu il suo fido secondo negli ultimi dei trent'anni di carriera tra serie C e dilettanti e da quest'anno allenatore del Cannara, in Serie D. Proprio Alessandria in questi anni non ha mai perso occasione per ricordarlo e contribuire a mantenere vivo il suo ricordo. Di Pasquino si ricorda la più grande delle imprese, quella della stagione 2005/2006, quando riuscì a vincere il campionato Interregionale e a portare i biancorossi della Fortis Spoleto in Serie C2, dopo che quella squadra, composta in gran parte da ragazzi umbri, sino a dicembre navigava al terzultimo posto in classifica. Poi la società non riuscì a iscriversi al campionato (ma questa è un'altra storia...), vanificando così il lavoro di Pasquino, di Alessandria e di quei tanti giovani in cerca di successo. Andrebbero poi aggiunte le tante vittorie calcistiche ottenute con Amantea, Paolana, Potenza, Matera, Castrovillari, Taranto e non solo. In questa giornata vogliamo ricordare ed essere vicini ai figli Manuela, Francesca e Mario, alla moglie Giovannella, al fratello Franco e allo stesso Antonio Alessandria. Grazie Marcello per quello che ci hai dato, non ti dimenticheremo mai...