Tutto il mercato della Serie B: ecco come sono cambiate le squadre con il mercato di gennaio

02.02.2019 13:13 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Luca Bargellini
Tutto il mercato della Serie B: ecco come sono cambiate le squadre con il mercato di gennaio

Un mese di mercato si è concluso anche per la Serie B. Molti i colpi a sorpresa, tanti le scommesse, diverse le operazioni fallite. Il campo come giudice supremo darà il suo insindacabile giudizio sull'operato delle 19 società della serie cadetta. Qui di seguito, invece, il giudizio della redazione di TMW:

ASCOLI - Serviva trovare un'alternativa per la porta a Lanni ed è arrivato Milinkovic dalla SPAL (con Fulignati in Emilia). Sulla fascia sinistra di difesa Rubin porta esperienza. In attacco l'estro di Ciciretti può integrarsi bene con un bomber come Ardemagni e la dinamicità di Ninkovic. Torna in Italia l'ex Novara Chajia: il belga ha colpi importanti, ma anche tanta discontinuità.
Ascoli (4-3-3): MILIKOVIC-SAVIC; Laverone, Valentini, Padella, RUBIN; Cavion, Troiano, Addae; Ninkovic, Ardemagni, CICIRETTI. Allenatore: Vivarini.

BENEVENTO - La squadra di Bucchi non aveva grandi necessità sul fronte del mercato, tranne quella di sostituire numericamente lo svincolato Nocerino. Al posto dell'ex Milan e Juve è arrivato Lorenzo Crisetig dal Bologna via Frosinone e sicuramente è un innesto di qualità. Per tutta la sessione il ds Foggia ha cercato una punta per completare il fronte offensivo ma non è arrivata. Peccato. Il rientro di Armenteros dalla MLS è una scommessa: se motivato il sudamericano può essere una variabile positiva.
Benevento (4-3-3): Montipò; Letizia, Volta, Antei, CALDIROLA; Bandinelli, CRISETIG, Tello; Insigne, Coda, Ricci. Allenatore: Bucchi.

BRESCIA - Cellino punta dritto con la Serie A e ha sfruttato gennaio per completare la rosa a disposizione di Eugenio Corini. Dessena a centrocampo (se sta bene fisicamente) regala esperienza, così come Martella sulla fascia sinistra di difesa. In attacco è arrivato Ale Rodriguez dall'Empoli, ma solo come rincalzo. Torregrossa-Donnarumma non si toccano.
Brescia (4-3-1-2): Alfonso; Sabelli, Romagnoli, Cistana, MARTELLA; Martinelli, Tonali, DESSENA; Spalek; Torregrossa, Donnarumma. Allenatore: Corini.

CARPI - Via tutti quei giocatori che non avevano convinto e dentro elementi di esperienza, pronti a lottare per la salvezza. Questo è stato il mood del mercato del Carpi. Le pertenze Ligi, Mokulu, Frascatore e Machach non lasciano grandi lacune, mentre elementi come Vitale, Crociata, Rolando e Cissè sembrano avere le qualità giusta per il gioco di Castori. Kresic in difesa può essere determinante.
Carpi (3-5-2): Colombi; Poli, KRESIC, Buongiorno; Pachonik, VITALE, COULIBALY, CROCIATA, ROLANDO; MARSURA, CISSE'. Allenatore: Castori.

CITTADELLA - Serviva nuova linfa per un attacco fra i meno prolifici della Serie B e cosi il ds Marchetti ha optato per due elementi di prospettiva come Moncini e Diaw a cui hanno lasciato spazio Strizzolo e Malcore. Visto l'obiettivo salvezza già virtualmente raggiunto, per i veneti quanto fatto basta. Anche in prospettiva futura.
Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Drudi, Adorni, Benedetti; Settembrini, Iori, Branca; Schenetti; MONCINI, DIAW. Allenatore: Venturato.

COSENZA - L'obiettivo salvezza per i calabresi è assolutamente alla portata, ma per riuscirci serviva trovare elementi più performanti in attacco. Litteri dal Venezia e Embalo dal Palermo rispondono a pieno a questo profilo, mentre Sciaudone e Bittante sono giocatori di categoria, utilissimi per evitare pericolosi scivoloni. Il mercato in uscita, invece, è stato lo stesso Braglia a definirlo poche ore fa: "Ci siamo liberati di chi ha deciso di andar via e di chi non accettava di star fuori tre partite e di giocarne una". Amen.
Cosenza (3-5-2): Perina; Legittimo, Dermaku, Idda; Corsi, Garritano, Bruccini, SCIAUDONE, BITTANTE; LITTERI, EMBALO. Allenatore: Braglia.

CREMONESE - Sostituire Kresic con Caracciolo migliora il reparto centrale della squadra, così come il cambio Strizzolo-Brighenti. Mbaye dal Carpi invece porta un po' di muscoli in più. L'ex Inter Longo è una scommessa. In Spagna ha fatto bene quasi sempre, in Italia l'esatto contrario. Cremona probabilmente sarà la cartina di tornasole della sua carriera.
Cremonese (4-3-3): Ravaglia; Mogos, Terranova, CARACCIOLO, Migliore; Castagnetti, MBAYE, Arini; Carretta, STRIZZOLO, SODDIMO. Allenatore: Rastelli.

CROTONE - La prima parte di stagione è stata, francamente, brutta. Da una formazione retrocessa ci si possono aspettare due reazioni al ritorno in B: una feroce voglia di rivalsa o un calo pericoloso di motivazione. Gli squali hanno involontariamente intrapreso la seconda via e la classifica attuale lo dimostra chiaramente. Per questo a gennaio serviva una reazione forte, che potesse scuotere squadra e ambiente. Se ne sono andati via elementi in rosa da anni come Stoian, Budimir, Faraoni e Martella mentre in entrata si sono registrati gli arrivi di Spolli, Tripaldelli, Machach e Pettinari. Il centrale argentino ha grande esperienza, ma probabilmente un "chilometraggio" un po' troppo elevato, il centrocampista di proprietà del Napoli è invece un vero e proprio oggetto misterioso. Pettinari, infine, ha scelto di tornare dove aveva fatto vedere le cose migliori, anche se probabilmente sarebbe servito un elemento che garantisse un apporto in zona gol più alto dell'ex Pescara.
Crotone (4-2-3-1): Cordaz; Vailetti, Vaisanen, SPOLLI, TRIPALDELLI; Barberis, Rohden; Nalini, Firenze, Molina; PETTINARI. Allenatore: Stroppa.

FOGGIA - Quel -8 in classifica pesa come un macigno sui Satanalli. Per trovare maggiore quadratura occorreva dare certezze in difesa. Per questo sono arrivati elementi come Leali, Billong e Ingrosso che alzano l'età media ma anche la conoscenza del campionato, soprattutto nelle zone calde. A centrocampo è tornato Greco e assieme a lui il ds Nember ha puntato forte sul gioiellino scuola Roma, Marcucci. Matarese dal Frosinone è invece il nuovo innesto in attacco. La sensazione è che dalla cintola in su qualcosa continui a mancare.
Foggia (3-4-1-2): LEALI; Tonucci, BILLONG, INGROSSO; Zambelli, Agnelli, GRECO, Kragl; Galano; Iemmello, Mazzeo. Allenatore: Padalino.

HELLAS VERONA - Gli scaligeri sono, assieme a Palermo e Benevento, una delle favorite fin dalla scorsa estate per la promozione in Serie A. Nonostante questo per l'Hellas nella prima parte di stagione ha avuto qualche problema di troppo. Per cercare una soluzione il presidente Setti assieme al ds D'Amico hanno puntato su giocatori di alta fascia per la categoria: Faraoni a destra e Vitale sull'out opposto portano grande qualità sugli esterni, così come Di Gaudio in attacco. Munari dal Parma rappresenta l'uomo di grande esperienza a centrocampo che può far sempre comodo.
Hellas Verona (4-3-3): Silvestri; FARAONI, Dawidowicz, Marrone, VITALE; Henderson, Gustafson, Zaccagni; DI GAUDIO, Pazzini, Laribi. Allenatore: Grosso.

LECCE - Quanto un collettivo funziona la cosa migliore è non toccarlo poi tanto. Questo deve essere stato il pensiero anche della dirigenza salentina per questo mercato di gennaio. Le operazioni in entrata, però, non sono mancate, con Tachtsidis e Tumminello che possono rivelarsi decisive per la corsa verso la zona playoff nonostante per alcuni l'attaccante arrivato dall'Atalanta rappresenti un'incognita. In uscita, invece, mercato attivissimo con tanti dei protagonisti della ritorno in B che hanno deciso di cercar nuove motivazioni proprio in Lega Pro. Armellino, Lepore, Tsonev e Torromino salutano ma lasciando un grande ricordo.
Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Bovo, Lucioni, Calderoni; Scavone, TACHTSIDIS, Petriccione; Mancosu; TUMMINELLO, Palombi. Allenatore: Liverani.

LIVORNO - Con Breda la situazione è migliorata, ma i limiti della formazione labronica sono evidenti. In ogni reparto i punti interrogativi permangono nonostante gli arrivi di Kupisz, Salzano ed Eguelfi abbiano comunque innalzato il livello qualitiativo della rosa. In attacco, in particolare, i limiti sembrano evidenti. Manca chi fa gol con continuità e questo è un bel problema. Il giovane Gori, con tutte le sue potenzialità, della Fiorentina non è certo la medicina giusta per questo male.
Livorno (3-4-1-2): Mazzoni; Di Gennaro, Daninelli, Bogdan; KUPISZ, Agazzi, SALZANO, EGUELFI; Diamanti; Giannetti, Murilo. Allenatore: Breda.

PADOVA - Chiamarla rivoluzione è quasi riduttivo. A Padova è stata completamente rivista l'intera rosa dalle fondamenta. Via molti dei protagonisti della promozione in B centrata lo scorso anno e dentro elementi di categoria, che conoscono alla perfezione le difficoltà di un campionato così particolare come quello cadetto. Come tutti gli stravolgimenti, però, viene facile pensare che, per un mercato invernale, sia stato fatto troppo. La proprietà biancoscudata, in ogni caso, ha dato fondo a tutte le proprie possibilità per centrare l'obiettivo salvezza. La domanda che rimane è una: perché non fare un mercato del genere in estate?
Padova (3-5-2): MINELLI; CHERUBIN, ANDELKOVIC, Trevisan; MORGANELLA, Broh, CALVANO, Pulzetti, LONGHI; Baraye, MBAKOGU. Allenatore: Bisoli.

PALERMO - Al di là delle vicissitudini societarie, sul fronte del mercato in casa rosanero c'era poco da fare. Al massimo sfoltire la rosa di quegli elementi non necessari. Così è stato. Finestra senza infamia e senza lode.
Palermo (4-3-2-1): Brignoli; Salvi, Bellusci, Rajkovic, Aleesami; Chochev, Jajalo, Haas; Falletti, Trajkovski; Nestorovski. Allenatore: Stellone.

PERUGIA - Per essere sicuri della competitività della squadra in chiave playoff, evitando il saliscendi dei primi mesi del campionato, serviva forse qualcosa in più. Gli acquisti sono di livello, come Falzerano, Carraro e Bizzarri in veste di vice Gabriel. Sadiq in attacco è forse un azzardo che non occorreva. Che sia l'occasione per il rilancio di Melchiorri?
Perugia (4-3-1-2): Gabriel; Mazzocchi, Gyomber, El Yamiq, Falasco; Kingsley, CARRARO, FALZERANO; Verre; Vido, SADIQ. Allenatore: Nesta.

PESCARA - Serviva un bomber che desse una mano in zona gol a Mancuso e non è arrivato. Monachello, in questo senso, è rimasto in Abruzzo dopo aver vissuto un mese di gennaio con le valige in mano. C'è da chiedersi con quali motivazioni. Machin è volato in Serie A e al suo posto il presidente Sebastiani ha rivoluto Bruno. Esperienza e fosforo al posto di gioventù e dinamicità: il campo dirà se la scelta è stata felice.
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso; Memushaj, Brugman, BRUNO; Marras, Mancuso, Antonucci. Allenatore: Pillon.

SALERNITANA - Mercato funzionale, come deve essere in una finestra intermedia di mercato come quella di gennaio. Via Vitale è arrivato Lopez dalla Ternana; per Bocalon tornato a Venezia c'è un Calaiò pronto a scoccare le ultime frecce della sua carriera da bomber di categoria. In mediana, invece, torna Minala che con Di Tacchio comporrà una bella cerniera di centrocampo.
Salernitana (3-4-1-2): Micai; Schiavi, Gigliotti, Mantovani; Pucini, Di Tacchio, MINALA, LOPEZ; Anderson; Rosina, CALAIO'. Allenatore: Gregucci.

SPEZIA - Serviva un centrale al posto di Giani ed è arrivato un pari livello come Ligi da Carpi. In attacco serviva un po' di verve in più rispetto all'islandese Gudjohnsen è Angelozzi ha deciso di puntare su Da Cruz arrivato da Parma. Pochi ritocchi ma corretti.
Spezia (4-3-3): Lamanna; De Col, Terzi, LIGI, Augello; Mora, Ricci, Bartolomei; Okereke, Galabinov, DA CRUZ. Allenatore: Marino.

VENEZIA - Anche quella lagunare è stata una delle formazioni che nella prima parte di stagione ha avuto più problemi. Salutato Vecchi per Zenga la società veneta di Joe Tacopina ha investito molto sul mercato. Fornasier, Besea e Bocalon rappresentano una nuova colonna vertebrale su cui fare affidamento. Lombardi-Rossi, tandem arrivato da casa Lazio potrà rivestire il ruolo di sorpresa.
Venezia (4-3-3): Vicario; Bruscagin, FORNASIER, Domizzi, MAZAN; BESEA, Bentivoglio, Pinato; LOMBARDI, BOCALON, Di Mariano. Allenatore: Zenga.