"Su Gnahorè siamo tranquilli e se Bucchi vuole lui giocherà anche sabato: nella vita bisogna essere bravi anche quando si perde"

14.02.2017 09:39 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Su Gnahorè siamo tranquilli e se Bucchi vuole lui giocherà anche sabato: nella vita bisogna essere bravi anche quando si perde"

Ci ha pensato il presidente Massimiliano Santopadre a rassicurare i tifosi sul caso-Gnahorè, dopo il ricorso presentato dalla Ternana, ritenendo il club rossoverde che nel corso della stagione il giocatore sia stato tesserato per quattro squadre, ovvero Carpi, Napoli, Crotone e Perugia, mentre il regolamento consente solo tre diversi tesseramenti. “La strada – ha detto Santopadre ieri sera ad Umbria Tv alla trasmissione Fuori Campo - mi ha insegnato a comportarmi in un certo modo, a rispettare chi ho davanti, l'avversario, i genitori e ad accettate le sconfitte, per questo dico che nella vita bisogna essere bravi quando si vince, ma anche quando si perde. Io a parti invertite avrei fatto una telefonata per capire se c'erano i presupposti per fare una cosa del genere, visto che una partita di calcio si vince sul campo. Io condanno il modo con cui hanno fatto le cose, all'oscuro di tutti. La cosa mi è dispiaciuta perché il ricorso è stato presentato a cose fatte, non preventivamente. Forse mi avrebbero dovuto fare una telefonata per chiedere informazioni. Ma noi siamo tranquilli, perché prima di tesserare il giocatore abbiamo fatto tutti gli accertamenti, informandoci ed interpellando importanti personalità. La Lega ha avuto tre giorni di tempo per rilasciarci tutti i documenti che abbiamo presentato. Se io fossi un tifoso della Ternana non mi interesserebbe di vincere il derby in questo modo. È chiaro che i ragazzi della Ternana sono stati corretti, compreso l'allenatore. Queste cosa mi è servita per capire chi ho di fronte. Per me Ternana-Perugia dura 90 minuti, non mi aspettavo una cosa del genere. Gnahore ha un visto dalla Lega, Bucchi ha la massima disponibilità nel convocarlo o meno. Il derby vinto è stata una cosa meravigliosa. Una persona me l'ha rovinato, domani sarò a Perugia perché chiederò alla squadra di resettare. I tifosi invece possono godere. Sono tornato a casa in famiglia, era giusto che a festeggiare lo facesse la squadra. Il mio campionato però non è vincere solo con la Ternana. Non ho visto Pagni ne altri dirigenti della Ternana, evidentemente non mi conoscono, sono stato salutato solo dalla Polizia e dalla sicurezza della Ternana. Mi hanno tenuto "segregato"'e non sono potuto nemmeno ad andare a salutare i miei tifosi. Io non avrei mai impedito a Longarini di andare a salutare i tifosi della Ternana se la partita si fosse giocata a Perugia, anche a costo di mettermi contro i miei tifosi, perché io ho rispetto di chi mette passione e soldi. Non lo avrei mai fatto con nessun presidente, chi viene a Perugia è libero di muoversi nei limiti del consentito”.