Si torna a correre e c'è l'appello dei medici "Non fatelo con la mascherina! Rischiate cianosi, tachicardia e svenimenti!"

04.05.2020 09:03 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Si torna a correre e c'è l'appello dei medici "Non fatelo con la mascherina! Rischiate cianosi, tachicardia e svenimenti!"

Se tornate da oggi a correre fatelo nelle condizioni giuste. Nel proprio sito MeducalFacts, Roberto Burioni ha fatto intervenire l'esperto Giacomo Astrua. "La fase 2, che parteoggi, 4 maggio, consente la ripresa dell’attività fisica, che potrà essere svolta individualmente e mantenendo le debite distanze: avremo, quindi, una maggiore libertà nel fare la nostra corsetta, o altra attività fisica all’aperto. La discussione si è quindi spostata sulla necessità o meno di indossare una mascherina. Il decreto non la prevede, ma, come sapete, le Regioni e i sindaci potrebbero entrare nel merito. Quello che è certo è che può essere pericoloso svolgere con una mascherina un’attività fisica che sfrutta il metabolismo energetico aerobico obbligato (gli sport “cardio” come la corsa), o facoltativo (come può esserlo una sessione di ginnastica all’aperto). Perché? Durante questa tipologia di attività fisica il nostro organismo necessita di una corretta respirazione per innescare il metabolismo energetico che permette lo svolgimento della stessa: in pratica gli serve inalare ossigeno ed espellere anidride carbonica, il tutto con una frequenza più elevata rispetto ad uno stato di riposo. Se, poniamo il caso, corressimo con un mascherina, nello spazio tra la mascherina e il viso si creerebbe un’atmosfera ricca dell’anidride carbonica dai noi stessi espirata durante lo sforzo. Di conseguenza, andremmo a inspirare un’aria con un’eccessiva concentrazione di questo gas e una minor concentrazione di ossigeno. Risultato? Capogiri, stato confusionale, mal di testa, aumento della frequenza respiratoria, tachicardia, fiato corto, aumento della pressione, perdita della coordinazione, problemi di vista, cianosi, stanchezza precoce e anche la perdita dei sensi e lo svenimento, perché se il corpo non può svolgere il lavoro a cui lo sottoponiamo l’unica arma di difesa che ha è quella di fermarsi, volenti o nolenti. Ora, leggo di alcuni produttori che stanno studiando mascherine apposite, che dovrebbero permettere un repentino passaggio di grandi quantità di gas ed evitare che si crei questa atmosfera ricca di anidride carbonica. Ancora non se ne conosce l’efficacia, aspettiamo i risultati e le esperienze sul campo. La cosa migliore, a oggi, è (per le Regioni in cui si può già correre) e sarà (per tutti gli altri) rispettare il distanziamento sociale e non indossare la mascherina durante l’attività fisica all’aperto, quantomeno per non impegnare le nostre ambulanze, oberate di lavoro, anche nel soccorso dei runners svenuti".