"Il Frosinone ha una carica ed una condizione eccezionali e soprattutto... un vantaggio in classifica considerevole"

“Ho coronato con la promozione del Carpi un percorso cominciato tanti anni fa come hobby. Devo tanto a mia moglie che mi ha incoraggiato quando ho deciso di lasciare il lavoro per fare solo l'allenatore. Non ho firmato, stiamo parlando. Giocare la Serie A al Cabassi? Non lo so, dipende da più situazioni. Non c'è stata una partita decisiva perché la B è lunghissima, però affrontare in 8 giorni Ternana e Vicenza in trasferta e Bologna in casa, con tutte vittorie, ha voluto dire tanto. In estate il direttore sportivo Cristiano Giuntoli mi disse che si doveva tirare la cinghia e spendere molto meno. A Carpi c'è passione e competenza. Ora il Frosinone è pronto a salire con noi. Lotito? Non ne parlo, non amo la polemiche. Ha le sue idee, diverse dalle mie”: l'ha detto Fabrizio Castori, allenatore del Carpi trionfalmente promosso in Serie A, intervenuto questa mattina a Radio Onda Libera.

Com'è stato possibile scalare tutte le categorie?

“Non ci ho mai pensato. E' stato un lungo percorso che a Carpi ha avuto il coronamento. Ho cominciato tanti anni fa per hobby, lavoravo come ragioniere e allenavo per passione. Quando sono andato a Lanciano ho deciso di fare una scelta professionale e devo molto a mia moglie che mi ha incoraggiato. Non era una decisione facile: avevo un lavoro e tre figli. Mi sono buttato”.

In ritiro, l'estate scorsa a Urbino, parlavate solo di salvezza con un organico da completare: quali sensazioni aveva Castori in quel momento?

“Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli mi diceva che si doveva tirare la cinghia e spendere molto meno della stagione precedente. Siamo entrati subito in sintonia, è stata scelta la linea dei giovani e dei giocatori motivati. Con i giovani si sbaglia poco e se li prendi nelle categorie inferiori si sbaglia zero. L'ambiente di Carpi viene sottovalutato da fuori, ma posso assicurarvi che è passionale e allo stesso tempo competente. Ho trovato competenza nel programmare e nel gestire”.

C'è stato un momento o una partita decisiva?

“Non una sola partita, del resto la Serie B è lunghissima. L'abbiamo vissuta giorno dopo giorno questa esperienza. Affrontare in 8 giorni Ternana e Vicenza in trasferta e Bologna in casa, con tutte vittorie, ha comunque voluto dire tanto”.

Se incontra Lotito cosa gli dirà?

“Non dirò nulla, ha già parlato la società. Non amo le polemiche. Ha le sue idee, diverse dalle mie”.

Ora il Frosinone è il grande favorito per salire con voi?

“Sì, il vantaggio di 4 punti è considerevole a 3 giornate dalla fine. Adesso sono carichi e hanno una condizione straordinaria dopo aver battuto noi e il Bologna con in mezzo il colpo a Terni. Hanno qualità e solidità”.

Lei ha firmato il nuovo contratto?

“Stiamo parlando”.

Ce la farete a giocare al Cabassi?

“Non lo so, dipendente da più situazioni”.