Antonio Cabrini ha parlato a Radio Onda Libera

09.10.2017 22:29 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Antonio Cabrini ha parlato a Radio Onda Libera

Antonio Cabrini, che ieri ha compiuto 60 anni e del quale si ricordando il Mondiale azzurro in Spagna e i tanti trionfi con la Juve, ha parlato a Radio Onda Libera.

Della sua straordinaria storia sportiva c'è un'immagine su tutte che si porta dentro?

Non una in particolare, sono stato un atleta fortunato che ha avuto il privilegio di vivere momenti importanti, da un Mondiale ai campionati”.

L'avversario più forte che ha mai incontrato?

Bruno Conti. Siamo amici, l'ho sempre considerato un giocatore fortissimo”.

Perché tanti ex campioni non vengono coinvolti nella gestione del calcio in Italia e altrove sì?

E' una questione di mentalità. All'estero c'è il coinvolgimento di chi ha giocato ad alti livelli e ha competenze. Spero che ci si possa arrivare anche in Italia e che ci si arrivi in fretta per cercare di fare scelte meno sbagliate”.

Perché la Nazionale stenta così?

E' un momento di transizione. E' stata sbagliata qualche partita, ci sono le nuove leve e quando si punta sui giovani bisogna proiettarsi al futuro senza pretendere tutto e subito”.

A lei questo Var piace?

Ha sollevato molto la classe arbitrale che vede ridotti errori e polemiche. Ora certi episodi sono più chiari. C'è poi chi si lamenta, ci sono quelli che prima aspettano una cosa e poi la criticano”.

La Juve resta la più forte o il Napoli si è avvicinato parecchio?

Resta la squadra da battere ma il Napoli sta acquisendo una nuova mentalità che va oltre il discorso della forza”.

Alla ripresa del campionato si giocano Roma-Napoli, Juve-Lazio e Inter-Milan: chi rischia di più?

Il Milan, dato il momento che sta attraversando. Se dovesse andare male, si aprirebbe una crisi. Il derby rimane comunque una gara sempre molto particolare”.

Com'è stata l'esperienza alla guida della Nazionale femminile?

Molto positiva, ho cercato di portare il mio modo di intendere il calcio. Credo che sia stato un ottimo lavoro e può proseguire per la crescita del movimento”.

Dica la verità, com'era la torta ieri sera da Fazio?

Non l'ho mangiata, eravamo fuori orario. Da Fazio ci si diverte sempre, siamo affiatati. La lettera? Ne ho ricevute tantissime di lettere e all'epoca non ci stavo dietro. Mi sono ripromesso di aprirle tutte e di leggerle, se non altro per curiosità a distanza di così tanto tempo”.