Gioia all'Altotevere dopo la vittoria di domenica a Piacenza

Il dolce sapore del successo mancava all’Altotevere da 2 mesi, dal lontano 30 novembre quando Corvetta e compagni avevano sconfitto in quattro set il Vero Volley. Ed è per questo che al termine della partita i giocatori e lo staff biancorosso hanno festeggiato abbondantemente i due punti sul taraflex del Pala Banca assieme anche al solito gruppo di venti tifosi giunti da Città di Castello. Tre punti in due gare, questo il bottino di coach Fausto Polidori nelle due gare in cui ha guidato la squadra, una squadra che ha ancora dei problemi ma che sta giocando libera e tranquilla, in grado di esprimere così il potenziale di alcuni giocatori. Certo, la Copra aveva qualche problema fisico ma è stata comunque in grado di andare sul 2-1 e sul 12-7 prima di subire la rimonta dell’Altotevere, firmata da Randazzo e Maric con il contributo di tutti gli altri giocatori: di un Corvetta lucido in regia, di Della Lunga, molto ficcante in battuta e concreto in attacco, di Mazzone, a segno con 5 muri, di Aganits e Franceschini che si sono alternati al centro, di un Tosi autore di recuperi importanti nelle fasi cruciali. Insomma ognuno ha portato il suo mattone, il suo contributo per la vittoria. La lunga disamina del ds Valdemaro Gustinelli esprime la soddisfazione per il risultato ottenuto: “C'è grande soddisfazione per il risultato della gara di ieri, la soddisfazione è legata anche alla prestazione fornita dalla squadra nel suo complesso. L'attenzione all'avversario e la volitività dei ragazzi dimostrata durante tutto l'arco della gara ci ha ripagato con una vittoria che mancava da tanto, troppo tempo. Evidente che ci sono molte cose in cui dobbiamo migliorare le nostre performance ma potersi ritrovare in palestra da domani con una vittoria, ottenuta in casa di una blasonatissima società dalla grande storia recente come Piacenza, consentirà a coach Polidori ed il suo staff di proporre il lavoro settimanale con maggiore serenità e al tempo stesso permetterà ai ragazzi di lavorare consci che il lavoro e la fatica pagano sempre. Inutile nascondere che le ultime due settimane sono state, per usare un eufemismo, complesse e ritrovarsi con tre punti in più dopo due trasferte difficili fa sentire la società più serena dopo la dolorosa scelta di avvicendare l'allenatore.  A coach Polidori vanno i miei personali complimenti per come sia riuscito, in breve tempo, ad infondere tranquillità e fiducia nei propri mezzi alla squadra, qualità che i ragazzi avevano completamente perso nel mese di dicembre. Siamo sicuramente ancora malati, ma le ultime due prestazioni palesano che la nostra non è una squadra di brocchi come molti pensavano dopo le gare di dicembre e che molti dei nostri atleti devono capire che la pallavolo è il loro lavoro e loro futuro più prossimo. Per rendere onore a ciò occorre non solo dedizione e presenza fisica ma anche attenzione al particolare e senso del sacrificio legato ad un movente unico che è il bene della società. Ora sotto con Latina, con la ferma convinzione che poter ottenere un risultato utile sia fattibile e doveroso davanti al nostro pubblico che da troppo tempo non ci vede vincere”.

La filosofia di coach Fausto Polidori non cambia anche se la soddisfazione per i risultati ottenuti in dieci giorni è notevole:”Come sempre mantengo la mia idea che in ogni gara gli atleti debbono provare a migliorarsi perché è un piacere, al termine degli allenamenti settimanali, affrontare il momento gara. Il momento gara poi può prevedere diverse fasi anche a seconda della prestazione dell’avversario quindi è necessario gestire bene il confronto per fare risultato. La performance individuale poi deve essere di aiuto alla squadra ed è per questo che la partita deve essere un momento positivo, senza tensioni che inibiscano il gioco. Per quello che riguarda la nostra squadra, devo dire che i meno giovani stanno ottenendo buoni risultati e collaborano con i più giovani che si stanno sforzando tantissimo. E’ ovvio che non sarà facile fare risultato in ogni partita ma cerchiamo di lavorare per questo”.