Ugo Russo stamani ospite a Radio Onda Libera

“Non ho retto l’emozione a Livorno dopo che un collega mi aveva detto tante belle cose durante il pomeriggio. Pensavo di congedarmi senza cedere ai sentimenti e alla fine sono stato me stesso quando ho rivisto scorrere davanti, in pochi istanti, tantissimi momenti. Ringrazio per l’attenzione i colleghi e la gente”: Ugo Russo ha rivissuto così, ospite questa mattina alla trasmissione “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera, il passo d’addio a “Tutto il calcio minuto per minuto”. Nello scorso week end ha seguito per la prima volta in un’altra veste il campionato dopo una lunga carriera.

“Mi sono fatto molte domande – ha ricordato – sul fatto se fossero meritati la considerazione e l’affetto che ho ricevuto, e ho pensato che fosse il risultato di un lungo appassionato impegno professionale partito da lontano”.

Ora può dirlo: di che squadra è tifoso?

“Neanche sotto tortura lo direi. Fino a 10 anni fa tenevo una squadra, poi il calcio è cambiato e l’ho vissuto diversamente. Posso solo dire che quando stavo a Teleroma 56 mi sono occupato della Roma e della Lazio, ma non faccio il tifo per una squadra della capitale”.

Il duello Juve-Roma come lo vede?

“La Roma ha investito molto e ha costruito una buona squadra. I risultati lo confermano. La Juve dovrà correggere il tiro e mi lasciano perplesso certe scelte come l’ingaggio di Patrice Evra che non è più il giocatore d’un tempo. Meglio Asamoah”.